Como

H Sant’Anna: approvata la mozione sull’accordo per la gestione dei parcheggi

Lorenzo Colombo 17 Settembre 2013

Attualità, Como, Politica

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ospedale-santannaCOMO – Ridiscutere l’accordo di programma sulla concessione gratuita al comune di San Fermo dei parcheggi dell’ospedale S. Anna di Como per ridurne le tariffe agli utenti e ai dipendenti e non procedere alla realizzazione del collegamento stradale tra via Peneporto e via Ravona.

Sono gli obiettivi della mozione presentata da Alessandro Fermi (Pdl) e sottoscritta da tutti i consiglieri regionali del territorio comasco (Daniela Maroni, Lista Maroni; Francesco Dotti, Fratelli d’Italia; Dario Bianchi, LN; Luca Gaffuri, PD; Stefano Buffagni, M5S) e approvata all’unanimità nella seduta odierna del Consiglio regionale.

“L’accordo di programma – ha spiegato in aula il consigliere Fermi – fu sottoscritto nel 2003 tra le istituzioni locali (Provincia, Comune e azienda ospedaliera di Como; comune di San Fermo della Battaglia e comune di Montano Lucino) e Regione Lombardia all’interno di un contesto che si è, negli anni, modificato”.

In particolare, ha precisato Fermi, “il tratto stradale tra via Peneporto e via Ravona, in previsione di realizzazione nel territorio del comune di San Fermo, non si rende più necessario stante l’incremento di traffico verificatosi dopo l’apertura del nuovo ospedale di Sant’Anna dimostratosi  assolutamente gestibile. Senza considerare che tale collegamento viabilistico incide su un’area boschiva, riconosciuta corridoio ecologico, che risulterebbe fortemente penalizzata”.

Il secondo obiettivo è “la riduzione della tariffazione dei posti auto prospicienti l’ospedale, a carico sia del personale dell’azienda sia dei suoi stessi utenti. Per alcuni dipendenti, il costo di 20/30 euro al mese è insostenibile considerato il contratto di lavoro di cui godono”.

Fermi ricorda infine che gli introiti di questa gestione “risultano appannaggio del solo comune di San Fermo e questo non può continuare. Chiediamo anzi che in futuro questi siano ripartiti tra l’azienda ospedaliera e gli enti locali sottoscrittori dell’accordo”.

Alla luce di queste finalità, il testo della mozione “invita la Giunta a richiedere la convocazione del Collegio di Vigilanza, o di assecondare la richiesta che dovesse pervenire da altro ente firmatario dell’accordo di programma, per modificare i contenuti dell’accordo stesso così come richiesto dalla mozione”.

L’Ospedale Sant’Anna di Como rappresenta un riferimento di eccellenza per la sanità lombarda, e viene raggiunto ogni giorno da moltissimi utenti che tuttavia, per necessità, devono utilizzare i parcheggi creati a pagamento. Così disciplina l’accordo di programma sottoscritto nel 2003 tra Regione Lombardia, Azienda Ospedaliera Sant’Anna di Como, Comune di Como, Comune di Montano Lucino e Comune di San Fermo della Battaglia.

Secondo tale accordo, ad eccezione dei cittadini residenti a San Fermo della Battaglia che hanno diritto all’esenzione dal pagamento del parcheggio, il costo per la sosta prevede una tariffazione di 1,50 euro/ora per le prime 2 ore e 1 euro/ora per la terza. 

Quote che anche per la lista civica Maroni Presidente devono essere ridotte. Il consigliere segretario Daniela Maroni ha illustrato stamattina in aula le motivazioni: “Non possiamo chiedere a quelle famiglie costrette per problemi di salute a recarsi tutti i giorni in ospedale un esborso di tale portata, oltretutto in un momento di difficoltà economica come questo”.

Posizione simile viene sostenuta dalla Maroni e dal gruppo anche per i posti auto riservati ai dipendenti dell’Ospedale, dipendenti obbligati – secondo l’accordo di programma –  a contribuire per il parcheggio con una quota del loro stipendio: “Riteniamo opportuno chiedere l’esenzione dal pagamento” sostiene la Maroni, che prosegue con un invito, “rivedere la destinazione degli utili di gestione del parcheggio, suddividendo gli incassi tra l’Azienda Ospedaliera e gli enti locali sottoscrittori dell’accordo di programma”. Accordo che prevede la realizzazione del collegamento stradale tra via Peneporto e via Ravona. Sulla questione, la posizione del Consigliere segretario è scettica: “Se i rilevamenti eseguiti dall’Amministrazione Provinciale dimostrano come le attuali arterie di collegamento siano già dimensionate al traffico veicolare nel comparto, non vediamo per quale motivo si debba provvedere alla realizzazione di un ulteriore collegamento stradale nell’area, preventivato in sede di Accordo di Programma, nel 2003, ma a distanza di 10 anni giudicato “non necessario” dalle analisi tecniche del traffico veicolare. La realizzazione dell’opera andrebbe quantomeno rivalutata – aggiunge la Maroni – rischiamo di avallare investimenti economici di una certa importanza assolutamente non indispensabili per un miglioramento del quadro”.