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Giubiana: ecco le “streghe” che verranno bruciate nell’erbese

Admin Altreforme 29 Gennaio 2015

Albavilla, Albese con Cassano, Anzano del Parco, Attualità, Canzo, Erba, Lambrugo

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Giubiana Albavilla febbraio 2014 (2)ALBAVILLA / ALBESE CON CASSANO / ANZANO DEL PARCO / CANZO / ERBA / LAMBRUGO  – Tanti paesi dell’erbese si preparano a bruciare la Giubiana, una tradizione tipica della Brianza.

La Giubiana da Canz è organizzata dalla Compagnia di Nost con il patrocinio del Comune nell’ultimo giovedì di gennaio. Si terrà quindi oggi, giovedì 29. Una festa che ha ancora un sapore antico, con un rito che si ripete sempre uguale e che inizia “ala matina dopu i des ur sota i portich dal mercaa” e continua “ala sira lì adrée ai vott e meza (20.30), dal cipiloo da San Roch (San Rocco) in Sumbich” con il corteo che attraversa le vie del centro storico, “sul cantun da Portacines”, “in piazeta da mez Canz”, “sota i portich dal Mercaa”, “al portich di Stelin”, fino “in dal pra di Stelin” dove ci sarà il risotto con la luganuga e il vin brulè. Finale con il “gran ballo dala Giubiana cunt la musica i luminari e tutt i gent”. Il corteo è reso suggestivo dal buio, dalla luce delle fiaccole e dai personaggi simbolici che accompagnano il carretto che trasporta la Giubiana custodita dal boia: i “pumpier in bicicleta”, i “corni dal bech e i cilostar”, il “pastur”, i “buschiro”, il “Barbanera”, i “Regiu”, “l’aucat di caus pers, i testimoni dal prucess e la cumar dala Cuntrada”, i “stria picitt”, i “diauj dala bela vus”, l'”om selvadigh”, l'”Anguana”, l'”Urzu”, il “casciadur” e i bagai e i tusan. Il rituale prevede che i ragazzi, in rappresentanza delle forze del bene e del male, abbiano il volto tinto di bianco e di nero e che accompagnino il corteo della Giubiana con campane e campanacci o con tolle e vecchi coperchi.

L’Amministrazione comunale di Lambrugo in collaborazione con la Commissione Biblioteca organizza il tradizionale rogo della Giubiana per l’ultimo giovedì di gennaio, il 29. Alle ore 20.15 ci sarà il ritrovo presso il palazzo municipale: dopo il racconto animato della storia della Giubiana, sarà avviato il corteo rumoroso con il fantoccio fino alla Baita degli Alpini in via Bovia (per partecipare al corteo si consiglia di portare lattine vuote e coperchi). Alle ore 21.15 ci sarà il rito propiziatorio del fuoco durante il quale verrà bruciato il fantoccio. Poi si potranno gustare risotto e luganega, the e cioccolata preparate dal Gruppo Alpini di Lambrugo. In caso di maltempo la manifestazione si svolgerà sabato 31 gennaio. L’Amministrazione intende ringraziare l’Associazione Genitori di Lambrugo, l’Associazione Anziani e Pensionati e il Gruppo Alpini.

Anche Erba ha la sua Giubiana: l’appuntamento è per venerdì 30 gennaio a Crevenna. A partire dalle 19 si potrà gustare il risotto con luganega presso l’oratorio. Alle 20 inizierà il corteo per le vie di Crevenna. Alle 21 processo e rogo all’oratorio con l’accompagnamento dei Bej e poi torta, vin brule’ e musica con i bambini del plesso scolastico di Crevenna.

Anche la “Giubianona d’Anzan” sarà bruciata venerdì 30 gennaio. L’appuntamento è organizzato dalla Pro loco. Il programma prevede il ritrovo alle 19.45 presso la piazza del Municipio. Da lì partirà un corteo rumoroso per le vie del paese. Alle 20.30 ci sarà il rogo presso il centro sportivo comunale e dalle 21 degustazione gratuita di risotto con luganega e chiacchiere offerti dalla Pro loco.

Ad Albese si festeggerà sabato 31 gennaio. La Pro loco, in collaborazione con la macelleria Guido Ostinelli e il panificio DoppioZero, proporrà alle 18.30 aperitivo e risottata della Giubiana in piazza Motta.

“Ad Albavilla la ricorrenza della Giubiana è sempre molto sentita – spiega Gabriele Parravicini, presidente del Gruppo “I Paisan” organizzatore dell’evento – Migliaia sono le persone che vi partecipano”. Quest’anno l’appuntamento è per sabato 31 gennaio alle 19.30. “Per tradizione la Giubiana, rappresentata da una vecchia strega, impersona la brutta stagione e il suo rogo vuole essere di buon auspicio per una stagione più mite e di conseguenza per un buon raccolto – prosegue Parravicini – A parte i rituali piatti di risotto con salsiccia, la festa consiste soprattutto in un frastuono ritmato, che schiere di magnani e streghette ottengono percuotendo arnesi vari”. Seguono l’inquisizione e il rogo della vecchia strega. “La Giubiana resta comunque una figura tipica del folklore lombardo – prosegue Parravicini – La figura che impersona la brutta stagione o semplicemente qualcosa che si cerca di allontanare trasformandolo in un simbolo che, perdendosi nel fuoco, muta la leggenda in tradizione. Una tradizione destinata a mantenere saldo il legame con un passato molto lontano. Un passato che la cultura moderna ha un po’ lasciato da parte: va però osservato che rappresenta un importante contributo per non perdere di vista la solidità di una tradizione antica, in cui anche un rito semplice e in fondo privo di grandi contenuti, costituisce una traccia importante per non perdere di vista le tradizioni locali. Si tratta di un patrimonio culturale che non è mai stato totalmente spento: lo ritroviamo nei segni più piccoli di un mondo contadino che non ha voluto rinunciare alle proprie radici e che ogni anno rimette in scena un rito senza tempo”. L’appuntamento, quindi, è per sabato alle 19.30, presso la sede dei Paisan in via Per Carcano. A quell’ora la cucina inizierà a sfornare i piatti della tradizione: risott cun luganiga, cutiscia, vin brulè, panini con la salamella… e birra alla spina. Alle 21, nel parco comunale di “Do Nüss” antistante la sede dei Paisan, saranno distribuiti doni a tutti i bambini (fino a esaurimento). Alle 21.30 ci sarà il tribunale dell’inquisizione e alle 22 il rogo della Giubiana. Infine, a seguire, spettacolo di giochi pirotecnici. Per informazioni: parravicini@comune.albavilla.co.it.