Erba

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne: “Educare per prevenire”

viviana 25 Novembre 2021

Attualità, Erba

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ERBA – Si celebra oggi in tutto il mondo la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita nel 1999 Assemblea generale delle Nazioni Unite per combattere non solo gli episodi di violenza di genere, ma anche di discriminazione subiti dalle donne.

Per l’0ccasione la comunità erbese ha preso parte all’ incontro sul tema della violenza di genere organizzato dal Comune insieme all’Associazione Ama la Musica Ama le DonneFamiliarmente Noi e Associazione delle Vie di Erba. Un’iniziativa rivolta soprattutto ai giovani affinché dall’educazione al rispetto si arrivi alla prevenzione degli atti di violenza. Presenti all’evento infatti anche gli  studenti rappresentanti di diverse scuole della città.

Il sindaco di Erba Veronica Airoldi

 

L’incontro, che si è tenuto dalle ore 9 di giovedì mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Erba, ha preso il via con il saluto del sindaco Veronica Airoldi: “Ringrazio per questa iniziativa, importantissima per sensibilizzare la comunità, soprattutto i giovani, verso un tema delicato e più che mai sentito durante i lunghi mesi del lockdown. Costretti a casa, la maggior parte di noi ha potuto vivere nell’affetto e nella protezione della famiglia, ma per molti non è stato così: per molte donne le case si sono trasformate in prigioni, i mariti e i compagni in aguzzini. Credo che iniziative come queste siano fondamentali per prendere coscienza di ciò che accade e ai ragazzi dico: se vedete qualcosa che non va fatelo presente, non rimanete in silenzio”.

Ilia Benedetti con Simone Savogin

 

Si dice che le parole possono essere più taglienti delle spade, così Simone Savogin con il suo “poetry slam” ha dato alle parole la grande missione lanciare un messaggio riguardo la violenza contro le donne: “Oggi stiamo facendo educazione alla normalità, io che amo le parole vi dico che sono davvero importanti. Le donne sono nella nostra società e non solo: sono quelle che ci permettono di vivere. Le persone che pensano di avere più diritti di altre dimenticano un piccolissimo particolare, siamo tutti essere umani”.

Agli interventi dei relatori si sono alternate letture e riflessioni degli studenti della scuola Puecher, autori di un progetto per Giornata contro la violenza sulle donne.

Nel contrasto alla violenza di genere si sono fatti dei passi avanti negli ultimi anni, ma la strada è ancora lunga soprattutto per quanto riguarda la violenza all’interno delle mura di casa. Di questo ha parlato Ilia Benedetti di Familiarmente Noi: “Quando si parla di violenza domestica c’è ancora tanto sommerso, ma il dato del primo lockdown ci parla di un +73% di chiamate al
1522, cioè molte più donne hanno denunciato la loro situazione. Comunicare è importante, direi fondamentale in questi casi, voi ragazzi tante volte potete essere la chiave di volta, la chiave che apre”.

Le avvocatesse Olga Camossi e Simona Ferlin

 

Presente all’incontro anche l’avv. Olga Camossi e Simona Ferlin, dell’Associazione Italiana Avvocati per la Famiglia e per i Minori, che hanno trattato alcuni aspetti legislativi: “Si parla da tanto tempo di violenza contro le donne e violenza domestica, negli ultimi anni c’è stato un deciso passo avanti della legislazione per tutelare le vittime, da ultimo il codice rosso approvato nel 2019. Perché parlarne ai ragazzi? Perché capita spesso che siano coinvolti negli episodi di violenza, come vittime anch’essi o come testimoni. Educare e informare è dunque molto importante”.

L’avv. Simona Ferlin ha quindi spiegato ai ragazzi la differenza tra violenza e conflitto: “Nel caso di violenza una parte prevarica sull’altra, in caso di conflitto invece le parti coinvolte sono alla pari. La violenza di genere opera spesso tra le mura domestiche, quando una donna decide di uscire da questa spirale e di denunciare, il percorso è lungo e delicato. Il nostro compito è quello di avvicinare queste donne con delicatezza, dare loro tempo. Fondamentale è però la presenza di un team che affianchi la vittima dalla prima denuncia al processo penale: è un aspetto sul quale personalmente insisto molto, alla luce del fatto che spesso i giudici assolvono gli uomini maltrattanti per testimonianze contraddicenti della donna vittima di violenza. Su questo la magistratura italiana ha già avuto dei richiami da parte della Corte di Giustizia Europea. Importante è dunque che le donne vengano affiancate da uno psicologo che le aiuti a capire la violenza”.

Paola Corbo

 

L’incontro ha poi visto l’esibizione di Romina Camerin, direttore artistico dell’evento Ama la Musica Ama le donne promosso da Paola Corbo, amministratrice del gruppo facebook Sei di Erba Se, un appuntamento fisso in città per ricordare e condannare, a suon di musica, il tema della violenza contro le donne, e si è concluso con le testimonianze della dottoressa Maria Adele Pozzi, psichiatra-psicoterapeuta direttore scientifico di Familiarmente Noi onlus e di Amì Negri, responsabile della Casa dei Tigli di Brunate che accoglie mamme e bambini in difficoltà.

 

Al termine dell’incontro i presenti si sono spostati al Parco Majnoni dove è stata inaugurata una casetta dei libri, di colore rosso a simboleggiare la lotta contro la violenza di genere, posizionata a fianco della panchina allestita lo scorso 6 giugno. “Un piccolo gesto – ha spiegato Ilia Benedetti – con il quale vogliamo ricordare l’importanza dei libri, dell’informazione, dell’educazione”.

Accanto alla casetta dei libri anche una buca delle lettere dove sarà possibile lasciare messaggi ed eventuali richieste di aiuto: “Ci premureremo di controllare la cassetta periodicamente per raccogliere eventuali messaggi, la rete di supporto territoriale in questi casi delicati è altrettanto importante. Ci interroghiamo spesso sul nostro lavoro, su come integrare le competenze per offrire il supporto migliore e che sia il più possibile immediato”.

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