Erba

Ex Tribunale, in Consiglio si discute sulla Sala Polivalente

Miryam Colombo 18 Giugno 2019

Attualità, Erba

ERBA – La riapertura della sala polivalente nell’ex Tribunale di Erba e la presenza di sostanze inquinanti nell’aria della città al centro delle due interpellanze discusse ieri sera, lunedì, durante la seduta del Consiglio comunale. Le due richieste sono state presentate rispettivamente dai gruppi consiliari Fratelli d’Italia e Erba Primaditutto e dal solo gruppo Fratelli d’Italia. 

Il consigliere Claudio Ghislanzoni (Fratelli d’Italia)

“Chiediamo indicazioni precise sulla messa a disposizione della sala polivalente in particolare in riferimento alle richieste di adeguamento volute dai partner. Vorremmo inoltre sapere se la realizzazione della sala sia andata di pari passo con la programmazione delle attività culturali”. Questa la richiesta di aggiornamento riguardo allo stato dei lavori alla sala polivalente nell’area dell’ex Tribunale di Erba avanzata dal Consigliere Claudio Ghislanzoni (Fratelli d’Italia).

Iniziati con i primi mesi dell’anno, i lavori per la realizzazione della sala polivalente sono stati finanziati attraverso fondi erogati da Regione Lombardia nell’ottobre del 2017 e per l’ottenimento dei quali avrebbe rivestito un ruolo determinante la partecipazione dei gruppi culturali a cui la sala sarà destinata, ovvero la compagnia teatrale de Il Giardino delle Ore, l’Accademia Europea di Musica, I Bej, il Gruppo culturale La Martesana, i Solisti Lombardi e, ora non più presente in città, il Gruppo vocale Città di Erba.

“Questa Amministrazione ha deciso di effettuare alcune modifiche rispetto al progetto inizialmente presentato – ha precisato il consigliere – Dopo che la modifica è stata concertata con gli uffici regionali, a distanza di tempo sono stati avviati gli interventi necessari e abbiamo avuto modo di avere indicazioni indirette in merito a alcune vicende che si sono verificate. Abbiamo inoltre appreso che il ritardo che si era accumulato si protraeva in seguito alle richieste di ulteriori modifiche rispetto agli impianti presenti nella sala. Per questo chiediamo aggiornamenti”. E a questo ha aggiunto: “Riteniamo che la sala rappresenti una grande opportunità per la frazione di San Maurizio e per la città intera a cui manca una sala di queste dimensioni per poter produrre attività culturali”.

A dare una risposta al consigliere è stato l’assessore Francesco Vanetti: “La delibera regionale a cui fa riferimento il bando ha stabilito che la realizzazione dei lavori avvenga entro 4 anni dalla data di avvio degli stessi – ha precisato – Il termine degli interventi dovrebbe dunque essere il 2021 e, di conseguenza, non penso si possa parlare di ritardo”.

L’assessore Francesco Vanetti

A questo aspetto l’assessore ha aggiunto una precisazione riguardante l’utilizzo da parte dei gruppi culturali, partner di progetto: “Si chiama sala polivalente e non sala de “Il giardino delle ore”: con tutto il rispetto per il lavoro della compagnia teatrale, prima come amministrazione Tili e poi Airoldi  si è preso l’impegno per un progetto volto a una pluralità di partner tutti con gli stessi diritti e doveri e tutti con lo stesso valore culturale. Il progetto in prima approvazione del 2017 – ha poi detto Vanetti – è di fatto ‘inusuale’, perché non prevede servizi igienici per gli attori, l’insonorizzazione sulle aperture del tetto e la realizzazione di camerini”. La sala dovrà quindi essere dotata di un impianto tecnologico adeguato per gli spettacoli dal vivo: la modifica era stata richiesta dal Giardino delle Ore  lo scorso marzo durante un primo incontro con tutti i partner coinvolti.

L’assessore ha parlato di una ‘concertazione’ da mantenere anche per costi costi e programmazione: “Al termine dei lavori, discuteremo e concorderemo con tutti i partner i termini relativi ai costi di gestione e alla programmazione: dobbiamo fare proposte a tutte le associazioni coinvolte e a altre eventuale per trovare un accordo con tutti – ha proseguito l’assessore – La stagione 2019 non è stata programmata anche perché, per quanto riguarda i mesi estivi, si pensava di utilizzare la centrale del freddo già esistente per tutto l’edificio che, tuttavia, si è rotta: con una variazione di bilancio abbiamo programmato la sua sostituzione e la gara di assegnazione è in corso di espletamento”.

“Mi dichiaro parzialmente soddisfatto – ha commentato il consigliere Ghislanzoni – Finalmente ho sentito parlare di una concertazione con tutti i partner originali e sinceramente ho apprezzato la volontà di apertura anche a altri partner. Non sono soddisfatto del resto: sappiamo che la tempistiche previste sono di 4 anni, ma l’indicazione di ritardo mossa di riferiva a quanto detto dall’assessore: si parlava di una conclusione dei lavori a maggio, poi giugno e, pensando ci fossero problemi, abbiamo presentato interpellanza. L’amministrazione ha pieno diritto di modificare il progetto, ma una volta approvato bisogna assumersi la responsabilità”.