Erba

Erba, una nuova stazione con Youth Lab. Prossimo l’inizio dei lavori

Miryam Colombo 21 Luglio 2018

Attualità, Erba

Il modellino 3D dell’edificio, presentato durante il Consiglio Comunale

 

ERBA – Un nuovo volto, giovane e pratico, alla stazione di Erba: è questo l’obiettivo del progetto di riqualificazione degli spazi interni alla stazione presentato dai responsabili venerdì 20 luglio durante il Consiglio Comunale. Entusiasti i commenti del Sindaco e dei membri dell’Amministrazione.

Da sinistra: Daniels Zampieri, progettista, Lucia Villani, direttore del progetto YouthLab e Stefano Martinelli, coordinatore del progetto

 

Veri protagonisti dell’iniziativa i giovani: il lavoro, infatti, nasce nell’ambito di #Youthlab, progetto rivolto ai 26 comuni dell’erbese e sostenuto da Fondazione Cariplo con lo scopo di dare voce e forma alle idee dei giovani coinvolgendo l’intero gruppo sociale. “Il progetto è stato concepito per essere calato sui reali bisogni della comunità locale – ha spiegato la direttrice Lucia Villani – #Youthlab, infatti, aiuta il territorio ad attivarsi, a creare nuove proposte per i giovani. La metodologia che seguiamo è quella dello sviluppo di comunità che prevede l’inserimento di operatori che vadano a ricercare le risorse necessarie per raggiungere un obiettivo e che accompagnino i giovani in un processo di progettazione partecipata”.

Risultato concreto e tangibile di questo metodo quanto verrà realizzato nei locali della stazione di Erba: “Si tratta di un lavoro di coprogettazione portato avanti da 25 ragazzi erbesi e dagli operatori #Youthlab – ha aggiunto Stefano Martinelli, coordinatore operativo – Durante una serie di incontri, sono state sviluppate le idee proposte e i ragazzi sono stati accompagnati nella gestione della parte tecnica, amministrativa e burocratica in modo che a termine di questa esperienza siano formati su questi fronti”. Una riqualificazione non solo degli spazi, ma anche dell’immagine stessa: “Ciò che è emerso fin da subito è che la stazione viene spesso percepita come un luogo insicuro e pericoloso – ha proseguito Martinelli – Vorremmo che diventasse, invece, un luogo di riferimento da vivere da parte di tutta la comunità erbese. Il nostro motto è ‘Riprendiamoci la stazione'”.

“La progettazione tecnica partecipata ci ha permesso di partire dalle esigenze degli utenti con l’obiettivo di dare futuro alla struttura senza dimenticare il suo passato storico – ha precisato il progettista, Daniels Zampieri – L’Iter è stato piuttosto lungo ed è stato necessario il confronto con diversi interlocutori tra cui Ferrovie Nord e Regione Lombardia. Una risposta sicuramente positiva ed entusiasta ci è arrivata dalla Sopraintendenza ai Beni culturali che ha colto il valore civile del progetto e, pur nel rispetto di alcuni vincoli, ha incoraggiato quanto proposto”.

 

Il modellino 3D presentato in Consiglio Comunale anticipa la fantasia mostrando quanto verrà realizzato: al piano terreno, è prevista l’edificazione di una zona di preaccoglienza, destinabile anche a mostre e esposizioni; al primo piano, invece, verranno predisposti uno spazio di accoglienza e ristoro finalizzato alla promozione di prodotti locali, un’area per conferenze, spettacoli e concerti e un’aula per i corsi che potrebbe ospitare anche attività sportive grazie alla costruzione prevista di bagni e spogliatoi. Un ascensore esterno renderà usufruibile gli spazi anche alle persone disabili.

Costo dell’operazione 1.900.000 euro, il 58% dei quali sovvenzionati da Fondazione Cariplo, il 32% da risorse partner e il 10% da risorse del territorio: “Una parte fondamentale del progetto consiste nel riconoscimento dell’iniziativa da parte del territorio – ha continuato la dottoressa Villani – E questo riconoscimento passa anche dal contributo economico”. Per questo, è stata prevista l’attivazione di un fondo vincolato, #Youthlab Erba, con la Fondazione Provinciale della Comunità Comasca.

La pianta del piano terra (clicca qui per ingrandire)

 

Più che positivi i commenti dell’Amministrazione Comunale erbese: “Speriamo che questo progetto contribuisca a riconciliarci con quello che è il nostro ruolo di amministratori pubblici, cioè quello di ascoltare le esigenze che vengono dai cittadini e trovare il modo migliore per realizzarle – ha commentato il sindaco, Veronica Airoldi – Credo che sia un momento in cui possiamo pensare che tutti insieme stiamo vincendo una sfida: sono molto fiduciosa rispetto al fatto che questo progetto sia vincente all’interno di una zona difficile della città che necessita un monitoraggio continuo da parte delle forze dell’ordine. Il desiderio è quello di restituirla a tutti i cittadini, soprattutto ai più giovani per i quali dobbiamo costruire un futuro più roseo e positivo possibile”.

Un progetto ponte, partito con l’Amministrazione Tili e portato avanti da quella attuale: “Credo che questo sia un valore aggiunto – ha proseguito il sindaco – Penso che sia un elemento di unione e di positività”. Pieni di entusiasmo i commenti del Vicesindaco, Erica Rivolta, e dell’Assessore alla Cultura, Francesco Vanetti che ha dichiarato: “Sono fiducioso che proprio per i giovani stiamo preparando un progetto importante che avrà un impatto decisivo soprattutto se sapremo ascoltarli per dare loro qualsiasi possibilità volta all’autosufficienza. Il lavoro fondamentale consisterà nel mantenere vivo il confronto”.

Pianta del primo piano (clicca qui per ingrandire)