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Erba. Buco del Piombo: rilievi terminati. Ora il progetto di riapertura

Miryam Colombo 12 Dicembre 2018

Attualità, Erba

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L’ingegner Nicola Santoro esegue i rilievi

 

ERBA – Si è svolta ieri, martedì, la campagna di rilievo e monitoraggio dei versanti presso il Buco del Piombo: i tecnici comunali, muniti dell’apposita strumentazione, si sono recati sul posto per raccogliere i dati necessari. Nelle prossime settimane, sono attesi i risultati.

“Abbiamo rilevato tutta la grotta, dall’ingresso fino alla parte posteriore, con la tecnologia 3D – ha spiegato l’ingegner Nicola Santoro – Procederemo con l’elaborazione dei dati utilizzando software specifici. Dovremo quindi aspettare i risultati definitivi, ma la situazione non sembrerebbe così drammatica“. Stando alle prime stime, infatti, la parte più critica sarebbe quella in corrispondenza della scala d’accesso a causa delle scariche di materiale roccioso dalla parete adiacente: “Sarà necessario sicuramente intervenire in quel punto – ha proseguito Santoro – Fortunatamente per ora i detriti crollati non hanno mai raggiunto grosse dimensioni e questo ci fa sperare di poter trovare una soluzione efficace”.

Lo scopo di queste verifiche è fornire dati aggiornati sulla base dei quali elaborare un progetto per la riapertura del sito: “I rilievi servono per monitorare lo stato di movimento della falesia – ha precisato il Consigliere con delega alla Riserva Valle Bova, Alberto Cavalleri – L’obiettivo è predisporre un progetto che ci permetta di accedere ai finanziamenti per interventi di messa in sicurezza in modo di riaprire la grotta ai turisti”.

 

Attraverso i fondi, che potrebbero arrivare tanto da enti pubblici quanto da privati, si vorrebbe procedere appunto alla messa in sicurezza dell’intera area per renderla di nuovo fruibile ai visitatori. Attori degli interventi sarebbero sia il Comune di Erba che le famiglie Masciadri e Sossnovsky: “Grosso modo, il Comune si occuperebbe degli interventi sulla strada e sulla scalinata di accesso – ha precisato l’ingegner Santoro – Andrebbero invece concertate con i proprietari della grotta le altre operazioni, stipulando una convenzione tra pubblico e privato”.

In via del tutto preliminare, le opere più cospicue riguarderebbero la pulizia dell’area, la manutenzione della strada di accesso al Buco del Piombo, la messa in sicurezza della scalinata attraverso il disgaggio della roccia e il posizionamento di reti paramassi, il rifacimento dell’impianto di illuminazione e delle rampe e parapetti interni all’antro (i primi lavori effettuati risalgono infatti agli anni ’50). Ovviamente, il progetto che verrà realizzato dovrà essere approvato anche dalla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio.

 

Nel progetto, rientrerebbe anche la valorizzazione del Civico Museo di Erba, sito in Villa Ceriani: “Il museo potrebbe essere l’inizio del percorso – ha precisato l’ingegner Santoro – Insieme agli altri soggetti interessati, vorremmo che entrasse anch’esso nelle fasi di progettazione degli interventi”.

I lavori di analisi non riguardano solo il Buco del Piombo: contestualmente, verranno portati avanti i monitoraggi di altre zone della Riserva Regionale Valle Bova, tra cui il ponte di legno e la carbonaia. “Stiamo monitorando aree su cui si è in parte già intervenuti con opere di disgaggio e di ingegneria naturalistica – ha spiegato il Consigliere Cavalleri – L’idea è quella di valorizzare al meglio l’intera Riserva e per farlo abbiamo bisogno di dati precisi”.

“Anno nuovo, vita nuova”, dice il proverbio. Che il nuovo anno stia portando con sé una ventata di aria fresca in Riserva Valle Bova?