Coronavirus, M5S: “Nelle Rsa situazione allarmante, servono interventi”

Caterina Franci 7 Aprile 2020

Attualità

Raffaele Erba (M5S)

COMO – “L’emergenza sanitaria che si sta verificando nelle case di riposo della provincia di Como è grave e preoccupante, occorre subito intervenire per evitare ulteriori disastri”. Raffaele Erba, consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle, lancia l’allarme sullo sviluppo esponenziale dell’epidemia all’interno delle strutture per anziani e per persone fragili.

“Secondo i dati in nostro possesso, i contagi stanno continuando ad aumentare. Alla Rsa di Albese ci sono 94 casi positivi, a Casa Prina di Erba 10 casi positivi, alla Rsa Sacro Cuore di Dizzasco 20 positivi, alla Colleoni di Asso 11 positivi, a Rovellasca 7 positivi, a Bellagio 2 positivi e a Mariano Comense 1 positivo. Ma i dati sono in continua evoluzione e anche il numero dei decessi all’interno di queste strutture sta aumentando”, dichiara Raffaele Erba. “Bastano queste cifre per fotografare la grave situazione che sta vivendo la provincia di Como che non a caso è l’unica della Lombardia dove il numero dei contagi sta crescendo. Purtroppo tra le principali vie di contagio figurano gli ambienti sanitari e socio-assistenziali”.

Dobbiamo assolutamente monitorare tutte le Rsa intensificando il numero di tamponi e attivando rapidamente i test sierologici. Soprattutto per evitare nuovi focolai nelle strutture finora non toccate dal virus. Nel frattempo è essenziale che gli operatori vengano messi nelle condizioni di poter lavorare in tutta sicurezza fornendo dispositivi di protezione adeguati e specifici per il personale sanitario”. “La Protezione Civile ha consegnato a Regione Lombardia tute, mascherine, guanti e altri dispositivi indispensabili per svolgere le attività di assistenza. Perché ora Regione non le sta ancora distribuendo adeguatamente alle necessità delle strutture?” Infine la preoccupazione sorge anche per i centri disabili poiché simili alle Rsa per tipologia. Anche su questi luoghi serve un monitoraggio per evitare nuovi focolai” conclude Erba.