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Coronavirus, Avis Erba: “Si può donare in sicurezza”

Caterina Franci 24 Febbraio 2020

Attualità, Erba, Sanità

ERBA – Si può donare in sicurezza ” il coronavirus non è un pericolo per chi decide di donare sangue o riceverlo”. Lo fa sapere Avis Erba in una nota. 

“Nessuna trasmissione è stata documentata mediante la trasfusione di sangue e non è noto alcun rischio di trasmissione trasfusionale. Si raccomanda pertanto ai donatori di non sospendere le donazioni, ma di continuare a donare con la massima diligenza, responsabilità e senso civico”.

Si dona il sangue solo quando si è in buona salute, quindi è opportuno avere la sensibilità di comunicare alla struttura trasfusionale se tali sintomi sono comparsi nei 15 giorni dopo la donazione. A tutti i donatori si raccomanda di informare il servizio trasfusionale di riferimento in caso di comparsa di sintomi compatibili con l’infezione da “Coronavirus” o in caso di diagnosi, nei 14 giorni successivi ad una donazione. Vige il principio di massima precauzione, ma è importante ribadire che il nostro sistema trasfusionale è sicuro e di qualità”.

Le istituzioni nazionali e locali, Avis Regionale Lombardia in costante collegamento con le Avis Comunali, stanno costantemente monitorando la situazione e dando aggiornamenti puntuali sui canali social e sul sito.

I criteri di esclusione dalla donazione sono: soggiorno in area interessata nei 28 giorni precedenti, soprattutto se vi sono stati contatti personali con soggetti confermati o potenzialmente infetti, specie se con sintomi simil influenzali, ma anche in fase ancora asintomatica; presenza di sintomatologia simil influenzale. I sintomi più comuni sono febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Il periodo di incubazione è attualmente stimato in 3-14 gg. E’ competenza e responsabilità del medico l’ammissione o meno alla donazione.

Qualche domanda e qualche risposta

Quali sono i sintomi di una persona infetta da un coronavirus?
Dipende dal virus, ma i sintomi più comuni includono febbre, tosse, difficoltà respiratorie. Nei casi più gravi, l’infezione può causare polmonite, sindrome respiratoria acuta grave, insufficienza renale.

I coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona?
Sì, alcuni coronavirus possono essere trasmessi da persona a persona, di solito dopo un contatto stretto con un paziente infetto, ad esempio tra familiari o in ambiente sanitario.

Esiste un vaccino per un nuovo coronavirus?
No, essendo una malattia nuova, ancora non esiste un vaccino e per realizzarne uno i tempi possono essere anche relativamente lunghi.

Esiste un trattamento?
Non esiste un trattamento specifico per la malattia causata da un nuovo coronavirus. Il trattamento deve essere basato sui sintomi del paziente. La terapia di supporto può essere molto efficace.

Cosa posso fare per proteggermi?
Le raccomandazioni per ridurre l’esposizione e la trasmissione di una serie di malattie respiratorie comprendono:
-il mantenimento dell’igiene delle mani (lavarle spesso con acqua e sapone o con soluzioni alcoliche).
– igiene vie respiratorie (starnutire o tossire in un fazzoletto, gettare i fazzoletti utilizzati in un cestino chiuso e lavare le mani).

– pratiche alimentari sicure (evitare carne cruda, frutta o verdura non lavate e  bevande non imbottigliate).
– evitare il contatto ravvicinato, quando possibile, con chiunque mostri sintomi di malattie respiratorie, come tosse e starnuti.

Per evitare un possibile contagio
Posticipare viaggi nelle aree colpite non strettamente necessari.

Le aree a rischio della Cina sono consultabili nel sito dell’OMS.

Se ci si reca in Cina, nelle aree a rischio, si raccomanda di vaccinarsi contro l’influenza stagionale almeno due settimane prima del viaggio.

La vaccinazione antinfluenzale semplifica la diagnosi dati i sintomi simili tra Coronavirus e Influenza. Inoltre, riducendo le complicanze da influenza nei soggetti a rischio, aiuta a mantenere più efficienti i pronto soccorso.

È raccomandato, inoltre, di:
– evitare di visitare i mercati di prodotti alimentari freschi di origine animale e di animali vivi
– evitare il contatto con persone che hanno sintomi respiratori
– lavare frequentemente le mani

Qualora una persona sviluppi sintomi respiratori (tosse, mal di gola, difficoltà respiratorie) mentre si trova nelle aree a rischio, dovrebbe rivolgersi immediatamente a un medico.

Al ritorno, se non si è cittadini che vivono in Italia, per qualsiasi necessità contattare l’Ambasciata o il Consolato del proprio Paese.

Se nelle due settimane successive al ritorno da aree a rischio si dovessero presentare sintomi respiratori (febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie) a scopo precauzionale:

– contattare il numero telefonico gratuito del Ministero della Salute 1500
– indossare una maschera chirurgica se si è in contatto con altre persone
– utilizzare fazzoletti usa e getta e lavarsi le mani regolarmente.

Tutte le informazione (vere) sul sito http://www.salute.gov.it