ERBA – Sono passati passati ormai due mesi da quando Claudio Moja è partito per il giro del mondo. Siamo riusciti a metterci in contatto con lui per farci raccontare le sue avventure e disavventure, curiosità che lo hanno accompagnato fino ad oggi.
In questi due mesi Claudio ha percorso più di 2000 km. Le sue prime parole sono state: “Sto bene, benissimo. A due mesi dalla mia partenza mi sento più forte che mai”.
Ormai a pochi km da Istanbul si pregusta già la settimana di vacanza nella città turca con la sua ragazza. Dopo la settimana di relax camminerà a nord della Turchia, per altri 1300 km lungo il mar Nero, fino a batumi (Georgia). Poi Armenia, Azerbaijan e Iran.
“Lungo il viaggio” ci racconta Claudio “le persone erano dubbiose sulla mia provenienza, a causa del flusso di migranti, anche se questo va opposto alla mia direzione. Purtroppo ho avuto anche qualche situazione spiacevole, nelle zone tra Bosnia e Montenegro”.
A causare problemi in alcune situazioni sono stati anche il grande caldo, le punture di insetti e l’acqua contaminata. “Mi sono riempito di bolle, la pelle si è gonfiata quasi su tutto il corpo e ho dovuto ricorrere a cortisone e antistaminici. Lavarsi a volte diventa davvero difficile e questo non ha aiutato” ha detto Claudio.
Ci ha poi raccontato di prediligere il passaggio in piccoli villaggi piuttosto che nelle città: “Mi piace passare dai villaggi più piccoli e poveri perché faccio molte conoscenze e vengo spesso invitato a mangiare e bere qualcosa in compagnia, cosa che non succede nelle città, dove evito di passare” ha sottolineato Claudio.
Conclude poi: “Mi rendo conto di essere solo all inizio del mio viaggio, ma ciò non mi spaventa, sono molto carico e motivato”. In bocca al lupo Claudio!
