Ponte Lambro

Apre l’Emporio della solidarietà, “un’opportunità per tutti”

Miryam Colombo 28 Aprile 2021

Attualità, Ponte Lambro

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Mons. Angelo Pirovano e don Ettore Dubini all’ingresso dell’Emporio della Solidarietà

 

PONTE LAMBRO – Un luogo a disposizione della comunità e sostenuto dalla comunità stessa in cui la solidarietà dei donatori e la dedizione dei volontari si uniscono per aiutare persone e famiglie in difficoltà: questo e molto altro è l’Emporio della Solidarietà che ieri sera, martedì, ha aperto in anticipo le sue porte per la presentazione ufficiale.

L’Emporio della solidarietà

Collocato in un capannone in via Piave a Ponte Lambro, nelle vicinanze del campo sportivo, l’Emporio è parte della rete attivata da Caritas Ambrosiana in diverse località della Diocesi di Milano (per un totale di 12 strutture già aperte e 3 da aprire entro settembre 2021) e formata da piccoli supermercati nei quali si possono acquistare generi alimentari utilizzando una apposita tessera, ricaricata con punti e non con denaro.

Sugli scaffali del supermercato sarà possibile quindi trovare generi alimentari di prima necessità e a lunga conservazione, ma anche prodotti freschi, latticini, frutta e verdura di stagione e articoli per l’igiene personale e della casa. I prodotti messi a disposizione provengono dal recupero di eccedenze, donazioni, acquisti e vengono gestiti attraverso il canale del Banco Alimentare e del magazzino Caritas di Burago Molgora.

Destinatari dell’iniziativa sono le persone e le famiglie in difficoltà che si rivolgono al Centro di ascolto decanale, alle Caritas parrocchiali, alle parrocchie del Decanato di Erba e ai Servizi sociali dei Comuni del Decanato. I nuclei familiari attualmente in carico sono 50, di cui 30 provenienti dal Centro di Ascolto di Erba e 20 dal Centro di Crevenna.

La tessera che verrà consegnata a ogni utente

 

All’Emporio può accedere solo chi è munito della tessera: quest’ultima viene rilasciata (con possibilità di duplicato, in caso di richiesta) a seguito di un colloquio attraverso cui gli addetti raccoglieranno le necessità dell’utente e stabiliranno un certo numero di punti, assegnati semestralmente e frazionati mese per mese, che saranno scalati ad ogni spesa sulla base del valore dei prodotti acquistati. Ad ogni transazione verrà rilasciato uno scontrino.

Don Ettore Dubini mostra lo scontrino rilasciato ad ogni transazione

 

L’Emporio, che sarà accessibile il giovedì dalle 16 alle 19 e il sabato dalle 9 alle 12, aprirà i propri battenti il prossimo 19 maggio nell’attesa dell’inaugurazione ufficiale e della benedizione previste per venerdì 18 giugno alla presenza dell’Arcivescovo di Milano, mons. Mario Delpini, e del direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti.

Nell’edificio trovano posto anche il blocco di servizi igienici e docce a disposizione delle persone senza fissa dimora e l’ufficio in cui i volontari incontreranno personalmente gli utenti.

Una struttura e un concetto nuovi per il territorio, dunque, che però si inseriscono pienamente nella tradizione ormai consolidata da Caritas Ambrosiana di assistenza e sostegno alle situazioni di emergenza e di fragilità, la cui necessità è stata ancor più resa evidente dalla recente emergenza sanitaria, legata alla diffusione dell’epidemia di Covid-19, divenuta ben presto emergenza economica e sociale.

La presentazione

A presentare la nuova struttura sono stati nella serata di ieri mons. Angelo Pirovano, prevosto della Comunità Pastorale Santa Eufemia e decano di Erba, e don Ettore Dubini, vicario della parrocchia di Santa Maria Maddalena di Crevenna e responsabile Caritas per la Zona III. 

Mons. Angelo Pirovano e don Ettore Dubini

 

“Quando don Ettore ha proposto la creazione di questo emporio ho detto subito di sì – ha dichiarato mons. Pirovano -. Si tratta di una realtà che aiuta a gestire quei ‘ruscelli’ che abbiamo nelle varie parrocchie e che formano insieme qualcosa di potente che può raggiungere molte più persone. In questa prospettiva è fondamentale il collegamento con il decanato che porterà, attraverso l’unione delle forze, a una testimonianza di carità sempre più efficace”.

Se carità e solidarietà saranno infatti le parole chiave di questo progetto, altrettanto fondamentali saranno i concetti di educazione, accompagnamento e dignità: “All’interno del supermercato solidale le persone vengono aiutate a fare la spesa in modo responsabile e gli operatori possono monitorare la situazione della famiglia e seguire la sua evoluzione – ha spiegato don Ettore Dubini -. Gli utenti sono inseriti un progetto di recupero complessivo che mira anche a valorizzare la dignità stessa della persona: il gesto della consegna del pacco alimentare viene raccolto e superato restituendo all’utente la possibilità di scegliere in autonomia quali prodotti acquistare per sé e per la propria famiglia”.

La rete degli Empori della Solidarietà, come è stato sottolineato, consente inoltre di razionalizzare il sistema degli aiuti alimentari e contribuisce a contrastare lo spreco alimentare, reimmettendo nel circuito della solidarietà il cibo prodotto in eccedenza. 

Anello irrinunciabile di questa catena saranno i volontari che in questi giorni stanno seguendo un itinerario di formazione finalizzato non solo alla gestione e organizzazione dell’emporio e del magazzino, ma anche e soprattutto all’affiancamento degli utenti in quel percorso educativo a cui l’intera iniziativa mira: “Queste figure saranno indispensabili – ha precisato don Ettore Dubini – e chiunque voglia contribuire prendendone può rivolgersi direttamente a noi”.

Una realtà complessa e articolata, ma ormai pronta ad aprirsi al territorio del Decanato di Erba, con i suoi 86 mila abitanti, 36 parrocchie e 24 Comuni e che rientrerà in una più ampia rete di servizi che già comprende l’Emporio del vestire solidare, aperto a settembre nei locali della parrocchia di Santa Marta, e il Progetto Decima che nell’ultimo anno ha permesso di dare sostegno a 50 famiglie del territorio: “Si tratta di canali di risposta alla povertà – ha precisato Erminio Fusi, responsabile della Caritas decanale -. È un lavoro ‘di rete’ che vuole ‘accompagnare’ persone e famiglie, una dinamica che punta a dimostrare che nessuno è solo”.

Erminio Fusi, responsabile Caritas decanale

 

“Vorremmo che il messaggio che passi sia proprio questo – ha chiosato quindi don Ettore Dubini -: l’emporio deve essere un luogo a cui chiunque possa rivolgersi anche per un sostegno temporaneo, senza vergogna e senza paura di giudizi”.