Annone di Brianza

Annone, un anno dopo. Il sindaco: “Un dramma senza il ponte”

Andrea Brivio 28 Ottobre 2017

Annone di Brianza, Attualità

ANNONE –28 ottobre 2017, un triste anniversario, il primo del crollo del ponte di Annone avvenuto esattamente un anno fa. Un fatto che resterà per lungo tempo nella memoria dei lecchesi, un tragico evento rimbalzato alle cronache nazionali per quanto incredibile e tragico.

Un morto e quattro feriti, un bilancio che poteva essere addirittura peggiore considerato che la statale 36 è una delle arterie più trafficate del nord d’Italia e non a caso la ‘perdita’ del ponte, che collega Annone a Suello e con essi la Brianza oggionese all’area erbese, rappresenta un grave problema per il tessuto economico locale. Un anno dopo, le ripercussioni sono ancora evidenti:

“E’ un dramma senza il ponte – spiega il sindaco di Annone, Patrizio Sidoti – i cittadini chiedono quando verrà ricostruito, il territorio vive un pesante handicap, quel viadotto era strategico, ci connetteva agli altri comuni limitrofi. Un problema che riguarda i cittadini ma ancora di più le imprese che sono penalizzate dalla mancanza del viadotto”.

Il sindaco di Annone all’ingresso del ponte, oggi sbarrato

 

L’intera viabilità ne paga le conseguenze, lo si vede nelle lunghe code che, all’orario del rientro, si creano sulla provinciale in paese in prossimità dello svincolo della super, rimasto sbarrato da quel giorno all’ingresso del ponte, consentendo la sola immissione verso Lecco; l’uscita a Civate si ingolfa di quanti la utilizzano per poter svoltare verso Milano. A complicare la situazione anche la chiusura del ponte di Isella, scaturita dai controlli effettuati da Anas ai viadotti della super, proprio in seguito al disastro di Annone. Anch’esso dovrà essere abbattuto e realizzato da capo.

Eppure sull’altra sponda del ponte, i disagi sono molto più contenuti dichiara il sindaco di Suello, Carlo Valsecchi: “La situazione è sopportabile, c’è un altro ponte a meno di un chilometro, a Bosisio, che consente spostarsi verso l’oggionese, e per chi vuole immettersi in super, sia verso Lecco che per Milano, non è cambiato nulla. Il ponte è crollato ed è una cosa che non doveva succedere, ora accertiamoci che venga ricostruito il prima possibile e mi pare che, finora, si stiano rispettando i tempi e che gli enti preposti stiano facendo il loro compito”.

Il nuovo ponte di Annone, in un’immagine tratta da una simulazione del progetto

E difatti, un anno dopo il crollo, progetto e risorse per la ricostruzione del ponte ci sono: costerà 2,8 milioni di euro, sarà lungo 45 metri e largo 15 metri, comprendenti una pista ciclabile di 2,5 metri di larghezza e un marciapiede largo 1,2 metri. Sarà in grado di sopportare 108 tonnellate in andata e altrettante in uscita, per una capienza complessiva intorno alle 200 tonnellate, “quattro volte tanto la portata del ponte crollato” spiega Sidoti. Anas si occuperà di finanziare e appaltare l’opera e proprio la prossima settimana è atteso il via libera definitivo al progetto.

“Dopo l’ok della Conferenza dei Servizi attendiamo al più presto quest’ultima liquidazione tecnica, dopodiché si andrà alla gara d’appalto – spiega il parlamentare lecchese Gianmario Fragomeli – i tempi si sono allungati di due mesi rispetto a quanto inizialmente prospettato per una riflessione ulteriore e la decisione di inserire a progetto anche la ciclopista, una scelta sicuramente corretta. Anas ha sempre detto di voler accelerare sui tempi ed è plausibile che i lavori possano iniziare il prossimo marzo per concludersi, sulla carta, nel marzo del 2019. Non è detto però che non si faccia prima, si tratta di un’opera che non presenta particolari criticità, inoltre Anas potrebbe scegliere di ricorrere ad una procedura di somma urgenza ed abbreviare i tempi di assegnazione dell’appalto”.

Le dimensioni del nuovo cavalcavia (clicca per ingrandire)

 

E sembrerebbe proprio questa la scelta dell’ente stradale, almeno stando quanto comunicato dai referenti di Anas al sindaco di Annone, circa una decina di giorni fa. Dalla sede centrale, Anas fa sapere di voler attendere l’approvazione definitiva del progetto prima di rilasciare delle dichiarazioni nel merito.

“Non posso dire che le istituzioni ci abbiano lasciato solo in questo anno – prosegue il primo cittadino di Annone – Tempi morti non ce ne sono stati e dal Ministero, così come da Anas, hanno sempre mantenuto attivi i contatti fino ad oggi. Siamo fiduciosi che questa importante infrastruttura possa essere presto restituita al territorio”.