Albese con Cassano

Albese. Gestione del servizio buoni pasto, le richieste della minoranza

Miryam Colombo 16 Febbraio 2020

Albese con Cassano, Attualità

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La minoranza CambiAmo Albese con Cassano (foto archivio)

 

ALBESE CON CASSANO – È il servizio di gestione dei buoni pasto scolastici e, in particolare, la sua digitalizzazione al centro dell’interrogazione presentata dal gruppo di minoranza “CambiAmo Albese con Cassano”. La richiesta verrà discussa il prossimo martedì 18 febbraio in occasione della seduta del Consiglio comunale.

Attualmente il servizio di mensa scolastica è a carico del Comune e regolamentato da gara d’appalto.

La prima perplessità sollevata dalla minoranza riguarderebbe i pagamenti perché, stando a quanto riportato dal documento,”il metodo di pagamento dei buoni pasto scolastici risulta essere ancora ad oggi assolutamente discrezionale, in contanti o tramite bancomat da effettuarsi obbligatoriamente presso la cartoleria locale Pozzi, ove gli utenti si devono recare personalmente per l’approvvigionamento degli stessi”.

Da qui la richiesta del gruppo “CambiAmo Albese con Cassano”, guidato da Emanuela Livio, di digitalizzare il sistema di acquisto dei buoni pasto scolastici in quanto “l’informatizzazione dei servizi dovrebbe incontrare le esigenze delle famiglie che potrebbero acquistare attraverso pagamento con bancomat, carte di credito, schede prepagate, ricevendo contestualmente l’immediata fattura (necessaria per la detrazione nella dichiarazione dei redditi) ed avere la possibilità di monitorare il numero dei pasti consumati”.

Servizio che, secondo quando riportato, sarebbe già attivo sia ad Albese presso l’Istituto San Vincenzo sia nei paesi limitrofi incluse quelle dove opera Cir Food, gestore del servizio.

Oltre a vantaggi nel pagamento dei buoni, la digitalizzazione del sistema semplificherebbe le procedure di emissione della fattura necessaria per la detrazione nella dichiarazione dei redditi: “Chiediamo che venga emessa a tutti gli utenti fattura relativa al servizio offerto con segnalazione dei pasti consumati – hanno aggiunto i consiglieri di minoranza – Considerato che attualmente il cittadino fruitore del servizio mensa scolastica di Albese con Cassano, che abbia diritto a detrarre la spesa sostenuta per i buoni pasto in dichiarazione dei redditi (UNICO e 730) e che per questo necessiti della certificazione di avvenuto pagamento dei buoni pasto, deve fare esplicita richiesta della stessa ed è obbligato a prendere appuntamento presso i locali CIR, recarsi nel giorno ed orari prefissati, portando con sé copie dei documenti personali, e tutte le fotocopie delle ricevute rilasciate all’acquisto dei buoni pasto, ricevendo poi la certificazione nei giorni a seguire dietro ulteriore appuntamento. Un procedimento farraginoso e con tempistiche indefinite che arreca difficoltà all’utente”.

La minoranza ha inoltre richiesto che venga abolito in caso di servizio gestito dall’Ente o modificato in caso di servizio affidato a Cir o diversa società, il paragrafo 22 del contratto di appalto per la gestione della mensa che riconosce “la piena libertà al Concessionario per la riscossione del corrispettivo”.

Infine, “CambiAmo Albese con Cassano” ha chiesto “se ad oggi i pagamenti effettuati dagli utenti siano in linea con le disposizioni di legge vigenti e se i costi sostenuti nel primo periodo dell’anno 2020 potranno essere presentati in dichiarazione dei redditi”.