Tavernerio

7 anni in bici in giro per il mondo, ‘sold out’ la serata con Lorenzo Barone

Redazione 30 Novembre 2022

Attualità, Tavernerio

Tag: , , , ,

Lorenzo Barone
Lorenzo Barone con il sindaco di Tavernerio Mirko Paulon

 

TAVERNERIO – Oltre 93mila km ‘macinati’ in sette anni tra Europa, Asia e Africa, rigorosamente in bicicletta. L’avventura di Lorenzo Barone, 24 anni, cicloviaggiatore umbro, è stata protagonista della serata che si è svolta lunedì sera, 28 novembre, presso l’Auditorium di Tavernerio. Ad accogliere il giovane il sindaco Mirko Paulon e tantissime persone, oltre 200, che hanno riempito la sala, incuriosite dal viaggio di Lorenzo.

Durante la serata il 24enne ha raccontato le sue avventure mostrando tante foto inedite. Tante altre sono le tappe che Lorenzo ha in programma in giro per l’Italia.

lorenzo barone
L’auditorium pieno per la serata con il giovane cicloviaggiatore

 

Ha iniziato da giovane ad appassionarsi dei ciclo viaggi, passando per Spagna, Islanda, Norvegia e Turchia, sempre con risorse e mezzi molto limitati, quasi di fortuna. Dal 2018 ha cominciato a fare viaggi più difficili e in condizioni “estreme”: tra Pamir, Sahara, India ecc. fino ad arrivare nel 2020 alla Yakutia in Russia, la regione più fredda del mondo. A metà gennaio 2020 l’inizio, da Magadan, di un viaggio nel freddo che doveva essere di 2.252 km da percorrere in pochi mesi e che si è poi trasformato, a causa della pandemia, in un’esperienza di 16 mesi per un totale di 8.100 km, pedalando e dormendo in tenda con temperature tra i -40° e i -50°.

Ma la sua più importante impresa, finora, risale allo scorso febbraio quando partendo dal Sudafrica, ha pedalato 20.733 km attraverso Africa e Asia fino a raggiungere la Mongolia dove ha dovuto sospendere anticipatamente il viaggio a causa della guerra e della situazione in Russia.

Lorenzo Barone

“Sono a casa e la mia mente continua a immaginare nuove avventure in giro per il mondo – scriveva Lorenzo sulla sua pagina facebook a fine ottobre – forse devo sfruttare questo momento per prendere una pausa, riflettere su me stesso e su ciò che realmente voglio, senza per forza andare alla ricerca dell’avventura “più difficile” o “più bella” ma al contrario ricominciare ad apprezzare le piccole cose. L’unico progetto che sento davvero di voler terminare è quello che stavo realizzando. Tornare quindi in Mongolia, rientrare in Russia e attraversare la regione della Chukotka fino a Cape Dezhnev rimane la mia priorità”.