Fotovoltaico, Regione stanzia 20 milioni per il Bando Axel. 26 domande dal comasco

viviana 8 Settembre 2021

Ambiente

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MILANO – La Giunta di Regione Lombardia ha approvato, su proposta dell’assessore a Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni – con delega alle Politiche energetiche- la delibera che stanzia ulteriori 20 milioni di euro per il ‘Bando Axel’, misura che stanzia contributi a favore degli Enti locali lombardi per installare impianti fotovoltaici e sistemi di accumulo.

INVESTITI IN TOTALE 40 MILIONI

“Grazie a questi ulteriori 20 milioni – spiega l’assessore Massimo Sertori – il bando raggiunge ora una dotazione complessiva di 40 milioni di euro, risorse importanti che consentiranno lo scorrimento e l’esaurimento della graduatoria dei progetti presentati dagli Enti locali e ammessi al finanziamento”.

MISURA DI SUCCESSO

“Si è trattato di una iniziativa molto attesa sui territori – sottolinea l’assessore regionale alle Politiche energetiche – per questo abbiamo deciso di raddoppiarne la dotazione economica per poter finanziare tutti i 921 interventi proposti dagli Enti locali”.

IL PERCHÉ DEL BANDO

“L’obiettivo – continua l’assessore agli Enti locali – è incentivare un uso più efficiente delle fonti energetiche rinnovabili e agevolare l’autoconsumo dell’energia nelle utenze pubbliche, attraverso l’utilizzo di sistemi di accumulo dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici a servizio degli edifici ad uso pubblico, con la conseguente diminuzione del prelievo di energia elettrica e delle emissioni di gas a effetto serra”.

40 MILIONI PER 921 INTERVENTI

La dotazione iniziale del Bando AxEL era di 20 milioni di euro e ha permesso il finanziamento di 466 domande su 921 ammesse. Grazie al rifinanziamento con ulteriori 20 milioni voluto dall’assessore regionale a Enti locali e Piccoli Comuni, verranno finanziate tutte le 455 domande ammesse rimaste in graduatoria, per una dotazione complessiva del bando di 40 milioni di euro e 921 domande ammesse.

TIPOLOGIE DI INTERVENTO

Il contributo copre fino al 100% delle spese sostenute ed è differenziato per tipologia di intervento:

– fornitura ed installazione di un nuovo impianto fotovoltaico integrato con un sistema di accumulo di energia elettrica: fino al 50% delle spese sostenute

– fornitura ed installazione di un nuovo sistema di accumulo connesso ad un impianto fotovoltaico preesistente: fino al 100% delle spese sostenute per il solo sistema di accumulo

COMUNITÀ MONTANE E PICCOLI COMUNI

Per le Comunità Montane e per i Comuni con popolazione residente fino a 5.000 abitanti il contributo copre fino al 90% delle spese sostenute per nuovi impianti fotovoltaici integrati con sistemi di accumulo (prima tipologia di intervento).

Di seguito il dettaglio delle domande finanziate. Con suddivisione del numero di domande per provincia, del contributo richiesto, della percentuale dei Comuni fino a 5.000 abitanti e dell’importo che quest’ultimi riceveranno.

– Bergamo: 106 domande per 4.386.581,66 euro, il 47% dai Piccoli Comuni per 2.073.373,86 euro;

– Brescia:80 domande per 3.185.529,30 euro, l’84% dai Piccoli Comuni per 2.676.385,64 euro;

Como: 26 domande per 993.130,88 euro, l’84% dai Piccoli Comuni per 831.319,90 euro;

– Cremona: 18 domande per 736.610,30 euro, l’86% dai Piccoli Comuni per 635.696,87 euro;

Lecco: 16 domande per 828.500,68 euro, l’85% dai Piccoli Comuni per 701.986,68 euro;

– Lodi: 9 domande per 542.468,31, il 100% dai Piccoli Comuni per 542.468,31 euro;

– Mantova: 34 domande per 1.242.159,76 euro, il 64% dai Piccoli Comuni per 795.259,76 euro;

– Milano: 44 domande per 2.009.169,30, il 28% dai Piccoli Comuni per 556.178,52 euro;

– Monza e Brianza: 16 domande per 871.588,91 euro, il 40% dai Piccoli Comuni per 344.781,60 euro;

– Pavia: 45 domande per 1.730.459,55, l’85% dai Piccoli Comuni per 1.469.829,31 euro;

– Sondrio: 25 domande per 1.420.090,64 euro, l’82% dai Piccoli Comuni per 1.157.409,64 euro;

– Varese: 36 domande per 1.515.675,72 euro, il 74% dai Piccoli Comuni per 1.125.563,92 euro.

TOTALE: 455 domande per 19.461.965,01 euro, di cui 12.910.254,01 euro ai Piccoli Comuni.

INTERVENTI A SOSTEGNO DEL TESSUTO ECONOMICO LOMBARDO

Dal Consiglio Regionale lombardo un’altra novità riguarda la proroga dei termini per l’avvio delle opere pubbliche dei Comuni ai quali Regione Lombardia ha messo a disposizione 101 milioni di euro.

“Il progetto di legge regionale – commenta l’assessore agli Enti locali e referente in Aula per la Giunta – interviene a modificare l’articolo 1 della legge regionale 4 del 2021 ‘Interventi a sostegno del tessuto economico lombardo‘ con la quale sono stati messi a disposizione dei comuni lombardi 101 milioni di euro come contributi per investimenti per la progettazione e per la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici e del territorio, per interventi di viabilità e per la messa in sicurezza e lo sviluppo di sistemi di trasporto pubblico anche con la finalità di ridurre l’inquinamento ambientale, per la rigenerazione urbana e la riconversione energetica verso fonti rinnovabili, per le infrastrutture sociali e le bonifiche ambientali dei siti inquinati“.

“Il Consiglio regionale – continua l’assessore agli Enti locali- aveva originariamente stabilito nel 10 settembre il termine di affidamento dei lavori per quegli interventi da parte dei Comuni stessi, pena la revoca dei contributi. Ciò per garantire il rispetto dei tempi indicati nella legge di bilancio statale che ha stanziato dette risorse alle Regioni”.

“Tenuto conto che il Governo ha predisposto uno schema di accordo con le Regioni per la proroga dei termini per l’impiego delle risorse da parte dei Comuni rispetto alla scadenza di settembre, si è reso necessario adeguare la legge regionale 4, ridefinendo il termine dell’affidamento dei lavori, assegnando alla Giunta regionale la definizione delle nuove scadenze”.

“Grazie a questo provvedimento, molto atteso da parte dei nostri Sindaci – conclude l’esponente della Giunta – consentiremo a tutti i Comuni lombardi di fruire delle risorse attribuite, quindi anche a quelli che per difficoltà legati allo svolgimento delle gare d’appalto, non riescono prevedibilmente a rispettare il termine del 10 settembre per l’affidamento dei lavori”.