Alserio, Annone di Brianza, Pusiano

Laghi Alserio, Annone, Pusiano e Lario: 200 mila euro per aggiornare Piano tutela e uso acque

viviana 25 Novembre 2021

Alserio, Ambiente, Annone di Brianza, Pusiano

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MILANO/ERBESE – Ci sono anche i laghi di Como, Alserio, Annone e Pusiano nel progetto di studio dell’Istituto di ricerca sulle acque del Cnr, che sarà portato avanti grazie all’accordo di collaborazione triennale con gli assessorati regionali all’Ambiente – Clima e Territorio – Protezione Civile e il Dipartimento di Ingegneria civile e architettura dell’Università degli studi di Pavia.

Si tratta di un’attività di ‘modellazione idrodinamico-ecologica‘ dei principali laghi lombardi per aggiornare il Piano di tutela e uso delle acque (Ptua) che rientra tra gli obiettivi strategici del Programma regionale di sviluppo (Prs) della XI legislatura.

Lo studio comporta un investimento di 200.000 euro e dovrà valutare la possibilità di raggiungere l’obiettivo ‘buono’ di qualità ambientale al 2027, nonché verificare e individuare le concentrazioni target di fosforo, previste sempre nel Ptua.

L’Assessore all’Ambiente – Clima Raffaele Cattaneo spiega:

“L’accordo ci consentirà di ottenere previsioni sui tempi per raggiungere gli obiettivi di qualità ambientale delle acque previsti dalle normative europea, nazionale e regionale”.

Il progetto prevede: il completamento dei modelli fisico-chimico-biologico di: Iseo, Idro, Como, Alserio, Annone Est – Ovest, Pusiano e Garda; l’applicazione di un modello semplificato per: Mantova Superiore e Inferiore, Endine e Piano. Oltre ad attività di campionamento e analisi su ambienti lacustri dove si è evidenziata la carenza dei dati utili.

“I primi risultati – precisa l’assessore all’Ambiente – saranno pronti a metà 2023 e andranno a integrare il Programma di tutela e uso delle acque, che prevede il raggiungimento dell’obiettivo di qualità ‘buono’ entro il 2027 per tutti i corpi idrici superficiali lombardi”.

Il Piano prevede anche l’eventualità di esenzione rispetto all’obiettivo indicato ‘per motivi legati alle condizioni naturali, tecnici o legati ai costi eccessivamente spropositati’. Su alcuni laghi, valutazioni di Arpa Lombardia, ipotizzano infatti il non raggiungimento dell’obiettivo soprattutto per cause naturali, dovute ai lunghi tempi di recupero delle condizioni di alterazione e anche alle caratteristiche dell’ambiente. Come laghi in cui le acque superficiali non si rimescolano con quelle del fondo e laghi poco profondi.

I dati più recenti sullo stato delle acque regionali, resi disponibili da Arpa Lombardia, evidenziano infatti che la percentuale dei ‘corpi idrici’ che raggiungono il buono stato ecologico è del 41%, mentre quello dei ‘corpi idrici lacustri’ è del 44%.

“Per questo – conclude Cattaneo – vogliamo anche valutare gli effetti del riscaldamento globale sui laghi oggetto del nostro studio, attraverso la simulazione di scenari climatici. Ciò permetterà di valutare se gli obiettivi di qualità, già raggiunti o da raggiungere, potranno essere mantenuti nel tempo. Oltre a evidenziare eventuali criticità future”.

L’attività costante di studio delle acque lacustri sono uno degli obiettivi da perseguire, come sottolinea l’Assessore  al Territorio e Protezione civile, Pietro Foroni:

“Questo finanziamento documenta tutta l’attenzione che la Giunta riserva alle politiche di salvaguardia dei nostri ambienti lacustri, che rappresentano una delle risorse fondamentali per il territorio. L’obiettivo che ci poniamo, anche attraverso questo accordo, è quello di sviluppare concrete attività di studio per continuare a proteggerle e tutelarle. Nonché per evidenziare eventuali criticità future, nell’ottica di preservare la qualità delle nostre acque”.

Guardando alla situazione complessiva dei nostri laghi, dal punto di vista della disponibilità dei dati per le analisi, emerge il seguente quadro:

I laghi di Iseo, Idro, Como, Alserio e Annone Est – Ovest non riscontrano particolari difficoltà. Infatti possono usufruire di una buona copertura di dati meteorologici, della batimetria del lago, del bilancio idrologico e una discreta disponibilità di dati sulla qualità (monitoraggio Arpa Lombardia) degli immissari e dei laghi stessi.

Maggiori difficoltà si riscontrano per i laghi di Pusiano e Garda. Per il lago di Pusiano la portata in entrata del principale immissario (Torrente Lambrone) e le misurazioni di qualità non sono rilevati da alcuni anni e dovranno essere ripristinati. Le difficoltà relative al Lago di Garda sono invece legate alla complessità dell’ambiente e al reperimento dei rilievi necessari che fanno capo a tre regioni distinte: Trentino, Veneto e Lombardia. La modellazione del Lago di Garda è subordinata quindi all’attivazione di un tavolo interregionale che coinvolga le tre regioni.