Successo per la 54^ edizione della kermesse sportiva organizzata dal Gruppo Camosci di Seregno
50 le coppie iscritte che si sono date battaglia dall’Alpe del Vicerè alla Capanna Mara, passando per il Bolettone. Al femminile vittoria di Gandin – Panzeri, mentre nel misto Oregioni – Perico
ALBAVILLA – All’Alpe del Viceré, a quasi mille metri d’altitudine, si è corso oggi, domenica, uno dei classici più sentiti della stagione podistica lombarda. La 54^ edizione della Corsa in Montagna organizzata dal Gruppo Camosci di Seregno ha regalato emozioni autentiche e grande sportività lungo i 10,4 chilometri di un tracciato tanto suggestivo quanto selettivo.
Nonostante un cielo grigio e minaccioso, la pioggia ha graziato i partecipanti e le 50 coppie iscritte — provenienti dalle province di Como, Lecco, Milano, Monza, Sondrio e Varese — hanno potuto affrontare in condizioni ideali un percorso che dalla partenza dell’Alpe del Viceré (955 m) si è snodato in salita verso la Capanna Mara (1140 m), ha toccato il Monte Bolettone (1317 m), sede del Gran Premio della Montagna, per poi scendere con tratti impegnativi fino alla bocchetta di Molina e concludersi nuovamente all’Alpe.
La scena maschile è stata dominata dalla giovane coppia composta da Giacomo Talamazzi e Stefano Roncareggi, rispettivamente di 22 e 21 anni. In maglia Euroatletica 2002 – Atletica Triangolo Lariano, i due, alla loro prima partecipazione, hanno fatto segnare un tempo straordinario: 50’58”7 il loro crono finale, con uno strepitoso 24’34” sulla vetta del Bolettone. Un doppio sigillo che ha consegnato loro anche la coppa per la coppia più giovane. Talamazzi e Roncareggi, residenti a Paderno Dugnano e Valbrona, hanno impressionato per ritmo e freschezza atletica.
Alle loro spalle, il secondo gradino del podio è andato ai comaschi Giacomo Salmoiraghi e Fabio Orsenigo del Missulteam ASD Como, con 53’51”4. Terza piazza per Davide De Maria e Marino Fiorentini (Atletica Centro Lario ASD), in 56’28”4. Seguono Alessio Brivio – Umberto Casiraghi (ALS Cremella – GoMarket ASD Molteno) in 57’46”8 e, quinti, i brianzoli Marco Castelnuovo – Angelo Galli (GSA Cometa) in 58’31”5. Sesti i portacolori locali Davide Maffeis e Fabio Pelucchi del Gruppo Camosci di Seregno (58’54”1), a difesa dei colori di casa.

In campo femminile, successo lecchese con Isabella Gandin e Anna Panzeri (Polisportiva Pagnona – Sky Runners Lario) che si sono imposte in 67’34”7. Di poco staccate le brianzole Ombretta Riboldi e Antonella Sirtori (GS Daini Carate – 3 Life ASD), seconde in 67’37”7 ma capaci di far registrare il miglior tempo al Gran Premio della Montagna: 33’04”3. Terzo posto per Federica Negri – Cristina Fumagalli (OSA Valmadrera – Team Pasturo), con un tempo di 70’39”8.

Nella categoria mista, successo brillante per Arianna Oregioni e Jacopo Perico (GP Santi Nuova Olonio), anch’essi esordienti alla manifestazione ma subito protagonisti. Il loro tempo finale di 56’12”9 ha incluso la miglior performance in salita al Monte Bolettone: 27’22”4. Al secondo posto Deborah Benedetti – Gabriele Acquistapace (Team Pasturo) in 61’33”5, seguiti da Chiara Fumagalli e Davide Brambilla (I Bocia di Verano) con 61’42”3. Per la coppia brianzola, un pizzico d’amaro in bocca: “Abbiamo fatto meglio rispetto al tempo con cui si era vinto nel 2024, ma quest’anno abbiamo trovato due coppie più forti”, hanno commentato con sportività.

A livello di società, la classifica generale — basata sulla somma dei tre migliori tempi — ha premiato il Missulteam ASD Como, davanti al Go Market ASD Molteno e al Gruppo Camosci di Seregno, che ha saputo ben figurare anche in veste organizzativa.
Al termine della giornata, spazio al ricordo. Ai vincitori del Gran Premio della Montagna sono state consegnate opere dell’artista Elisabetta Visentini, in memoria del fratello Alessandro, noto come Visa, giovane alpinista scomparso tragicamente sul Sasso di Remenno durante una lezione di arrampicata. Un gesto carico di significato che ha aggiunto un tocco di umanità e commozione a una manifestazione che, da oltre mezzo secolo, unisce sport, natura e comunità.