Ponte Lambro

Ponte. Figli all’asilo nido? Il Comune dà un contributo alla famiglie

Lorenzo Colombo 27 Ottobre 2016

Ponte Lambro, Scuola

Maria Teresa Agati assessore a servizi alla Persona, Sociale, Economia e lavoro consiglio comunale Ponte Lambro
L’assessore ai Servizi Sociali di Ponte Lambro Maria Teresa Agati

PONTE LAMBRO – I genitori residenti a Ponte Lambro che iscriveranno i loro bimbi al nido “Don Ugo Comerio” riceveranno un contributo in percentuale variabile in relazione all’ISEE familiare, sulla retta effettivamente pagata, e precisamente: il 20% per famiglie con ISEE sino a 10.000 euro; il 15% per famiglie con ISEE da 10.001 a 20.000; il 10% per famiglie con ISEE da 20.001 a 35.000. Ad annunciarlo l’assessore ai Servizi Sociali di Ponte Lambro Maria Teresa Agati.  

“In questi ultimi anni – spiega l’assessore – la situazione, nell’erbese, degli asili nido è drasticamente cambiata e da una forte carenza di posti (nel 2010, nell’Ambito dei 26 comuni del Consorzio Erbese Servizi alla Persona c’erano 17 domande ogni 10 posti) oggi registriamo l’azzeramento delle liste di attesa ed i nidi della zona, ad attività abbondantemente avviata, hanno ancora un buon numero di posti liberi”.

Ponte Lambro, come ha sottolineato l’assessore, non fa accezione e, “pertanto, già a partire dal giugno scorso abbiamo voluto conoscere meglio bisogni e aspettative dei nostri cittadini, attraverso un questionario inviato a tutte le famiglie con bimbi in età da ‘nido’ e incontri con le mamme.  Siamo infatti convinti che l’asilo nido non sia soltanto un luogo dove lasciare i bambini quando i genitori non possono occuparsene, ma anche (e, forse, soprattutto) uno spazio in cui il bimbo possa essere seguito e stimolato in modo adeguato e professionale nei suoi primi e così importanti apprendimenti e nelle sue prime relazioni sociali: da zero a tre anni si strutturano le mappe cognitive ed affettive, fondamentali per il futuro sviluppo della persona”.

Incontro utili dai quali “E’ emerso ciò che in fondo sapevamo già – puntualizza Agati – la crisi e l’assenza di lavoro rende l’asilo nido una sorta di lusso; da qui la decisione di intervenire con un incentivo economico per le famiglie, a sottolineare non solo la vicinanza dell’Amministrazione alle necessità dei genitori che lavorano, ma anche la rilevanza di un contesto educativo appropriato in questa fascia d’età, così delicata ed importante. Lo faremo compatibilmente con le limitate risorse locali e consapevoli delle diverse competenze comunali, regionali e statali in materia di educazione scolastica e sostegno alle famiglie è questo un modo concreto anche per far sentire la nostra vicinanza e il nostro sostegno ai ‘nuovi’ genitori, in questo ancora difficile periodo dell’economia del nostro paese”.