Erba

Da Erba in Tanzania per curare l’Hiv, la storia di Francesca

Caterina Franci 20 Gennaio 2017

Erba, Sanità

Tag: , , ,

Francesca Iannuzzi

 

ERBA – E’  pronta a partire insieme a Medici con l’Africa Cuamm per la Tanzania, dove per un anno sarà responsabile dell’avviamento di nuovo centro di salute a Shinyanga, nel nord del paese, destinato alla diagnosi e al trattamento dell’Hiv/Aids tra gli abitanti della zona.

Lei è Francesca Iannuzzi, medico infettivologo, 31 anni – originaria di Erba, ma dall’università trasferitasi a Milano – fino a pochi giorni fa lavorava all’Istituto Penale Minorile Beccaria. Non è la prima volta che parte per l’Africa: già negli anni dell’università era stata per tre mesi in Zambia, mentre nel corso della specializzazione era stata in Tanzania per altri quattro mesi.

“Quando ero in Tanzania – racconta Francesca Iannuzzi – i pazienti che mi colpivano di più erano quelli che avevano la mia stessa età. Li visitavo e pensavo: perché io ho avuto la fortuna di studiare e stare bene, mentre tu stai soffrendo in questo letto? Io sono stata fortunata: ho ricevuto amore, sono cresciuta in una famiglia che mi ha sostenuto e fatto studiare, imparando dalle persone che mi stavano attorno l’attenzione per chi ha bisogno. Nel mio piccolo penso sia il momento di restituire questi doni, mettendo le mie competenze al servizio degli ultimi”.

L’avviamento del centro di trattamento dell’Hiv di Shinyanga è un tassello di un importante progetto di test and treat all’Hiv/Aids in una delle zone più povere della Tanzania, paese in cui 1.400.000 persone sono affette dal virus e in cui, in cinque anni, attraverso la creazione di una rete capillare di centri di salute e gruppi di aiuto comunitari sul territorio, si punta a sottoporre al test per l’HIV 300.000 persone e metterne in trattamento 20.000 sieropositive.

“Sarà un grande lavoro – spiega Francesca Iannuzzi – e la più grande fatica sarà quella di convincere le persone a fare il test e a non abbandonare le cure, in un contesto rurale in cui la vergogna per la malattia è ancora troppo forte. Gli amici che ho conosciuto in Tanzania però mi hanno insegnato la filosofia del “pole pole”, “piano piano”. Fare le cose con lentezza, prendere la vita con un altro ritmo: significa non affannarsi per le cose superflue, ma tenere ben presenti quelle davvero importanti, mantenendo un atteggiamento positivo. Questa mia partenza è un sogno per cui ho lavorato a lungo, piano piano. La mia specializzazione mi spinge ad andare lì dove le malattie infettive sono un vero problema, ma per partire bisogna anche fare i conti con la paura della solitudine o di non essere all’altezza. Io però parto con molto entusiasmo: ho aspettato per tanto tempo questo momento!”

La partenza di Francesca Iannuzzi, prevista per domenica 22 gennaio, rinforza il rapporto tra Medici con l’Africa Cuamm e la Lombardia, dove da tempo sono attivi i gruppi di appoggio di Milano, Varese, Lecco e Cremona, che con le loro iniziative di sensibilizzazione aiutano a diffondere i valori di Medici con l’Africa Cuamm e a portare l’attenzione sul tema della salute dei più poveri in Africa. In 65 anni di storia, sono oltre 210 i medici e i volontari originari di questa regione partiti con il Cuamm per l’Africa, di cui 15 in servizio oggi sul campo.

È possibile sostenere il lavoro di Francesca Iannuzzi e del Cuamm con una donazione su c/c postale 17101353 e online su www.mediciconlafrica.org: con 5 euro è possibile garantire un test per l’Hiv; con 25 euro la cura per la prevenzione della trasmissione del virus dalla madre al figlio.