Lambrugo

Il Consiglio di Stato dà ragione al Comune di Lambrugo: via la bacheca!

Lorenzo Colombo 30 Agosto 2014

Lambrugo, Politica

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Bacheca Lambrugo Comune contro Dossena (2)

LAMBRUGO – ll Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Comune di Lambrugo sulla bacheca di via San Carlo, condannando l’ex sindaco Leonardo Dossena al rimborso delle spese processuali di primo e secondo grado (circa 5 mila euro). L’iter giudiziario, che ha visto il Comune costretto a difendere una propria ordinanza, risultata corretta alla giustizia amministrativa, costerà però ai lambrughesi circa 1700 euro: un costo del quale l’Amministrazione di Giuseppe Costanzo imputa a Dossena la responsabilità per aver trascinato ingiustamente in giudizio il Comune.

La vicenda risale all’estate 2013. Nell’ambito di un riordino complessivo del paese, l’Amministrazione ha scelto di rimuovere alcune bacheche. Tra queste anche quella di via San Carlo, di cui era stata concessa un’autorizzazione nel 2001 a Dossena in qualità di capogruppo dell’allora minoranza “Vivi Lambrugo” dall’Amministrazione guidata dal sindaco Fernando Molteni, conclusasi nel 2003 con il commissariamento del Comune e la conseguente estinzione dei gruppi consiliari. La bacheca è stata comunque utilizzata anche dopo il 2003, nonostante non esistesse più il soggetto titolare dell’autorizzazione (il gruppo “Vivi Lambrugo”). Quando, nello scorso autunno, la Polizia locale ha emesso l’ordinanza di rimozione della suddetta bacheca, Dossena ha presentato ricorso al Tar. Dalle ultime elezioni del maggio 2013, il manufatto ha ospitato anche comunicazioni, talvolta con toni al di sopra della dialettica politica, dell’attuale gruppo “Lambrugo +” guidato dal figlio dell’ex sindaco, Vasco Dossena, nonostante l’Amministrazione avesse già concesso alla minoranza un apposito spazio nella bacheca del parco comunale. Il Comune si è quindi trovato costretto a costituirsi al Tar per far valere le ragioni dell’ordinanza.

Il ricorso al Tar ha accolto una delle tre motivazioni addotte da Dossena: ha riconosciuto che il gruppo “Vivi Lambrugo” non esiste più e la correttezza formale dell’ordinanza, ma ha accolto il terzo motivo che presupponeva la violazione dell’articolo 21 della Costituzione (relativo alla libertà di manifestazione del pensiero). Il Comune, se avesse accettato il primo grado di giudizio, avrebbe dovuto pagare le spese processuali proprie e di Dossena: circa 7 mila euro. Convinta della fondatezza delle proprie ragioni, l’Amministrazione ha deciso di fare appello al Consiglio di Stato, secondo e ultimo grado di giudizio in campo amministrativo.

La sentenza del Consiglio di Stato di martedì 26 agosto ha accolto il ricorso non riconoscendo alcuna violazione dell’articolo 21 della Costituzione considerata l’estinzione del soggetto titolare dell’autorizzazione (“Vivi Lambrugo”). Dossena è stato dunque condannato al rimborso al Comune delle spese processuali del doppio grado di giudizio, circa 5 mila euro.

Giuseppe Costanzo sindaco Lambrugo 2013

“Il Comune ha vinto, ma si troverà comunque costretto a sborsare la differenza tra quanto liquidato dal giudice e le spese effettivamente sostenute per la difesa della propria ordinanza – ha commentato il sindaco, Giuseppe Costanzo – Si tratta di un esborso per le casse comunali di circa 1700 euro, che si sarebbe potuto evitare se Dossena avesse da subito adempiuto all’ordinanza, ma comunque ben inferiore ai 7 mila euro necessari se il Comune non avesse presentato poi appello al Consiglio di Stato. L’Amministrazione, invece, caparbia nel far valere le proprie ragioni, si è appellata all’ultimo grado di giudizio, che ha riconosciuto la correttezza del suo operato”.

L’ordinanza è quindi esecutiva e il primo cittadino ha assicurato che la bacheca sarà rimossa probabilmente già la prossima settimana.

“Sono contento che si sia conclusa questa vicenda perchè, sin dal suo inizio, sia a me che al mio gruppo sono state mosse accuse che questa sentenza dimostra essere ingiustificate“, ha aggiunto Costanzo, riferendosi ai messaggi che ancora oggi compaiono sulla bacheca in questione (vedi foto).

Bacheca Lambrugo Comune contro Dossena (4)

Mi dispiace però che a rimetterci saranno i cittadini visto che il giudice non ha liquidato l’intera copertura delle spese – ha concluso il sindaco – Invito quindi Dossena, che ha trascinato ingiustamente il Comune in tribunale, commettendo quindi un errore di valutazione, a volersi accollare anche i 17oo euro che ricadono sui cittadini”.