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Erba. Riapertura Buco del Piombo? In attesa del parere dei geologi

Lorenzo Colombo 29 Aprile 2016

Erba, Politica

buco del piombo 2

 

ERBA – Il caso grotta del Buco del Piombo è stato affrontato giovedì sera in Consiglio comunale a seguito dell’interrogazione presentata dal gruppo del PD.  “Quando riaprirà se mai riaprirà il Buco del Piombo?” ha chiesto il capogruppo del PD Enrico Ghioni.

La risposta è arrivata dall’assessore ai Lavori pubblici Alessio Nava: “La priorità al momento è la messa in sicurezza. E’ per noi fondamentale se vogliamo riaprirla. Per ora, possiamo solo attende il parere dei geologi che dovrebbe arrivare entro qualche giorno”.

Chiusa nel 2011 per motivi di sicurezza a seguito di un crollo di massi, che danneggiò la ringhiera e la scala da allora la grotta, per anni meta di turisti e non solo, è stata chiusa al pubblico e oggi, anche la convenzione di gestione con l’associazione ‘Amici del buco del piombo’ è decaduta.

“Il problema principale è la sicurezza – ha proseguito l’assessore Nava – La responsabilità è amministrativa, ne rispondo direttamente sindaco e dirigenti. Dalla chiusura a oggi, sono stati effettuati due interventi: uno da 15.000 euro per il disgaggio dei sassi più pericolosi, e un altro di circa 35.000 euro per altri lavori di disgaggio, pulizia, riordino e sistemazione della strada di accesso alla grotta”. Quindi l’assessore ha sottolineato: “E’ il mio cruccio da quando sono qua, dal 2012. In accordo con il sindaco Tili, vogliamo trovare un modo sicuro per poter riaprire effettivamente la grotta. Tecnici e geologi attualmente ci riferiscono che non ci sono stati gravi dissesti, ma mai potranno garantirci che in futuro non potranno esserci dei nuovi crolli”.

L’Amministrazione, sempre per voce dell’assessore Nava, ha fatto sapere che, proprio a fronte delle responsabilità in essere e a fronte di auspicata apertura, si sta lavorando per attivare una copertura assicurativa: “Stiamo lavorando in questa direzione – ha spiegato Nava – In una partnership con le autorità e i professionisti di settore, oltre a broker assicurativi e legali. L’idea sarebbe quella di riaprire la grotta magari anche solo con visite guidate, ma stiamo attendono una risposta anche su questo fronte”.

Riguardo ai costi da affrontare per la riapertura l’assessore non si è sbilanciato, dichiarando: “I costi al momento non sono quantificabili, fatto salvo per le opere di manutenzione ordinaria”.

Ghioni che ha ricordato come la grotta sia un “patrimonio cittadino, nonché testimonianza storica e ambientale del nostro territorio” ha anche ricordato come “sia sfumata l’opportunità di Expo per riportarla al suo splendore”.

Non del tutto soddisfatto delle risposte dell’assessore il capogruppo del PD Ghioni: “Bisognerebbe andare oltre l’aspetto della sicurezza e porsi l’obiettivo concreto di riaprirla. Dopo cinque anni di chiusura, abbiamo perso occasioni di crescita importanti per i nostri ragazzi e per il settore turistico, a causa della mancata fruibilità”.

Dita incrociate, verrebbe da dire, in attesa del responso dei geologi con il quale capire come e se si potrà intervenire affinché il Buco del Piombo torni ad essere meta turistica e didattica, visto che in passato sono state tante le scolaresche che hanno fatto tappa nella suggestiva grotta erbese.