Annone di Brianza

Elezioni. Colombo racconta i suoi 10 anni da sindaco

Lorenzo Colombo 17 Aprile 2014

Annone di Brianza, Politica

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sindaco annone carlo colomboANNONE DI BRIANZA – Il prossimo maggio anche i cittadini di Annone saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo sindaco. Carlo Colombo, eletto con la lista civica “Insieme per Annone”, giunge quest’anno alla fine del suo secondo mandato consecutivo.

Dal suo insediamento a primo cittadino sono già passati 10 anni e lo abbiamo incontrato per fare un bilancio di questi suoi mandati. Al primo cittadino annonese abbiamo fatto 10 domande, per tirare le somme dei suoi anni alla guida del paese: “Ho dato il massimo in termini di impegno e ogni scelta è stata presa con l’intento di perseguire il bene comune”

1) Cosa lascia in eredità al suo successore?

Lascio in eredità al mio successore un paese dal volto rinnovato, con tante opere pubbliche realizzate e con un bilancio sano nonostante i continui tagli di risorse operati dallo Stato. Tutto ciò con la speranza che da Roma giungano buone nuove in merito all’abolizione del “patto di stupidità”, così da poter investire le risorse oggi disponibili nelle casse comunali per la realizzazione di nuove infrastutture utili alla collettività.

2) Quali i problemi irrisolti e che richiedono urgentemente ancora una  risposta?

Occorre proseguire nello sdoppiamento delle reti fognarie, nonchè nella progressiva sostituzione di tratti di acquedotto ormai datati. Purtroppo questi interventi non sono più di competenza del Comune, bensì dell’Autorità d’ambito provinciale e del gestore Idroservice, dai quali ci aspettiamo un’accelerazione nell’attuazione del piano d’ambito già approvato, in un’ottica di maggior salvaguardia dell’ambiente.

3) C’è qualcosa che aveva promesso nel programma elettorale e che non  è riuscito a mantenere?

La sistemazione di Villa Cabella, per la quale esiste un progetto di restauro complessivo già approvato dalla Sovrintendenza, opera non attuata sia per carenza di risorse proprie del Comune, sia per la complessità nel poter reperire fondi comunitari (tramite progetto INTERREG di cooperazione Italia-Svizzera) necessari per il finanziamento dei lavori.
4) Di cosa si pente in questo suo quinquennio da sindaco

Non sono pentito di nulla, non perché abbia la pretesa di ritenere immune da errori il mio operato, piuttosto perché reputo di aver compiuto ogni scelta con coscienza e con l’intenzione di provare a fare il meglio per il paese di Annone.
5) Qual è la cosa che ha fatto in questo mandato di cui va più orgoglioso?

La realizzazione dell’intera porzione di pista ciclo-pedonale di competenza del Comune di Annone (circa 6,5 Km), finanziata tra l’altro per la maggior parte con fondi di terzi (finanziamenti Provincia di Lecco ed Autorità di Bacino del Lario e Laghi minori, proventi P.I.I. Golf Club).

6) Come ha vissuto i rapporti con le minoranze?

Non è stato un rapporto semplice e spesso è prevalso un clima al limite dello scontro, piuttosto che un più auspicabile confronto costruttivo sui temi di politica locale. L’augurio sincero è che nel prossimo mandato il confronto possa essere sano, anche aspro quando serve, tuttavia senza mai travalicare in un teatrino poco utile alla causa della nostra comunità.

7) Qual è il ricordo più bello di questi 5 anni?

L’affetto di tanta gente che non è mai mancato e che mi ha dato la forza di andare avanti anche nei momenti più difficili. Questa è la soddisfazione più grande ed impagabile che non dimenticherò mai e che nessuno potrà cancellare.

8) C’è qualche consiglio che si sente di dare al suo eventuale successore?

Consiglio al mio successore di non aver paura di stare in mezzo alla gente, mettendosi sempre in atteggiamento di ascolto dei cittadini, raccogliendo dagli stessi suggerimenti, se del caso anche critiche comunque utili per orientare il proprio operato. Suggerisco inoltre di non temere di spiegare alla gente le scelte compiute, pur in un contesto di estrema difficoltà nella realizzazione di alcune opere, a causa dei crescenti vincoli posti ai Comuni dallo Stato.

9) Si dia un voto per questo mandato

Non spetta a me bensì ai cittadini dare una valutazione al lavoro svolto dal sottoscritto. Esprimo soltanto la convinzione di aver dato il massimo in termini di impegno e di aver intrapreso ogni scelta con l’intento di perseguire il bene comune.

10) Si ricandida?

No. Formulo da subito un sincero in bocca al lupo al mio successore, chiunque esso sia, affinché sappia operare al meglio nell’esclusivo interesse del nostro paese.