Magreglio

Alberto Schieppati: “Magreglio, ma quale governo-ombra?”

Admin Altreforme 29 Luglio 2014

Magreglio, Politica

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letteraMAGREGLIO – L’articolo relativo all'”Amministrazione ombra” ha scatenato i magregliesi (vedi articolo). 

Alberto Schieppati del gruppo “Obiettivo Magreglio” ha scritto alla redazione.

Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera:

“A proposito del “Governo ombra” a Magreglio, di cui si legge notizia nel vostro sito, crediamo sia necessario intervenire con chiarezza. Le ultime elezioni amministrative di Magreglio hanno chiaramente indicato una svolta decisiva, che ha visto l’affermazione di una lista che ha ottenuto oltre l’80% dei voti degli elettori. La situazione creatasi a Magreglio era ormai insostenibile (ricordo ai lettori il commissariamento del Comune dopo le dimissioni della Sindaca, condannata per reati contro il patrimonio), avendo il paese imboccato da tempo una strada a dir poco problematica (per non dire altro) e fallimentare.

Tale vittoria schiacciante ha delineato un nuovo scenario amministrativo ed ha finalmente costretto la lista sconfitta ad uscire di scena, esercitando un ruolo di pura minoranza. La nuova Maggioranza, guidata dal Sindaco Danilo Bianchi, si trova ora a dover fronteggiare un futuro carico di difficoltà, in gran parte determinato dalle scelte discutibili di chi li ha preceduti. Ora, che la nuova minoranza voglia darsi un ruolo di “risolutore di problemi” dopo averli creati, appare strumentale e ridicolo. Credo che, anziché parlare di governi-ombra e scomodare la Gran Bretagna, paragonando una grande nazione a un paese di circa seicento abitanti, avrebbe più senso chiedere alla minoranza stessa di rispettare la volontà popolare e di fare un passo indietro (come peraltro imposto chiaramente dalla legge dei numeri). Meglio riflettere serenamente sui perché di una sconfitta, piuttosto che cercare presuntuosamente di sostituirsi a chi è oggi legittimamente alla guida del paese e ha i titoli per governare. Magreglio è stata al palo per quasi trent’anni, perdendo opportunità e potenzialità di crescita, vittima di una gestione personalistica che ha portato il paese all’isolamento. Ora è giunto il momento di lasciar lavorare i nuovi eletti e, se possibile, di assisterli umilmente nella pesante e necessaria opera di ricostruzione e di rilancio. Senza ridicoli governi-ombra, dei quali non si sente alcuna necessità, e senza inutili e velenose polemiche”.