Erba

Speciale Elezioni. Candidati a confronto @1. Veronica Airoldi

Caterina Franci 24 Maggio 2017

Elezioni 2017, Erba

Claudio Ghislanzoni, Enrico Ghioni, Doriano Torchio, Elisa Quattrone, Veronica Airoldi e Pasquale Rocca. I 6 candidati sindaci a Erba per le elezioni 2017

 

ERBA – Le pedine sulla scacchiera politica sono state sistemate, la campagna elettorale è iniziata e in sei si sfideranno per ambire alla poltrona di sindaco. Alcuni di loro sono volti noti della politica locale, come Claudio Ghislanzoni, vicesindaco da 10 anni, e Enrico Ghioni, ex sindaco e consigliere comunale di minoranza PD, altri ‘riscoperti’, come Veronica Airoldi, erbese doc ritornata in politica. C’è anche la sfida di una giovane 27enne, Elisa Quattrone, candidata sindaco dell’esordiente Movimento 5 Stelle erbese, il volto socialista di Pasquale Rocca e quello ambientalista di Doriano Torchio, due ultime ‘new entry’ nella corsa elettorale.

Tutti e sei hanno fatto della partecipazione una parola d’ordine del proprio impegno e tutti e sei sognano di rivedere Erba al centro di un processo di riqualifica e valorizzazione duraturo.

Abbiamo chiesto ai sei candidati sindaci di illustrarci sinteticamente i punti vincenti dei rispettivi programmi, focalizzandoci sulle tematiche più sentite, tra le quali la sicurezza, la riqualifica del centro città, il turismo, i giovani. Sei articoli dedicati ad ogni candidato sindaco (la pubblicazione avverrà in ordine alfabetico), nei quali si cercherà di fare il punto su progetti, tempistiche e idee per Erba.

Veronica Airoldi

La prima intervista è rivolta a Veronica Airoldi.

Liste a sostegno:

Forza Italia
Il Buonsenso
Lega Nord
Veronica Airoldi Sindaco per Erba

 

Perchè ha deciso di candidarsi?
“Ho deciso di candidarmi perché ho un progetto per Erba. La nostra città ha progressivamente perso il proprio ruolo di punto di riferimento del territorio circostante, che oggi esercita solo perché sede di servizi di centralizzati ma non per scelta strategica dell’Amministrazione. Credo che il futuro sarà di quei territori che abbandoneranno l’idea di pensare e di pianificare solo all’interno dei propri confini geografici e amministrativi, e incominceranno invece a fare sistema, a ragionare coinvolgendo ambiti più ampi, a fare massa critica. Dobbiamo rendere il nostro territorio attrattivo attraverso un’offerta diversificata di attività culturali, sportive e di servizi, perché solo così sarà possibile far sì che nuove famiglie e nuove imprese vogliano trasferirsi qui. Un territorio immobile non crea interesse, un territorio vivace e attivo non può far altro che crescere. Un territorio che cresce è in grado di fornire servizi migliori a tutti i propri cittadini”.

Quali sono le tre priorità del suo programma elettorale?
“Il dialogo, il rilancio della città ed il rispetto delle persone. Per quanto riguarda il primo punto ritengo che il dialogo si debba concretizzare attraverso la capacità di ascolto del Comune nei confronti dei cittadini e del mondo economico. Penso ad un Comune più rapido nei tempi di risposta, ma anche più comunicativo rispetto cittadini. Intendiamo rivedere gli orari di apertura degli uffici in modo da venire incontro a chi lavora. Vogliamo aprire due tavoli permanenti, uno dell’economia e uno per il governo del territorio attraverso i quali confrontarci costantemente con le categorie produttive, i professionisti, le associazioni, le parrocchie per operare scelte che facciano il bene di Erba, intesa nella sua totalità.
Il rilancio della città parte dalla sua vitalità. Personalmente trovo inconcepibile che nel periodo natalizio, per fare un esempio, non ci siano state iniziative, o anche a Carnevale. Io credo che, al contrario, grazie anche ad un rinnovato dialogo con tutte le categorie produttive e con le associazioni esistenti, si possano promuovere e coordinare iniziative ed eventi che rivitalizzino la città. Dobbiamo prendere contatti con soggetti esterni per trovare il modo di inserire Erba in un circuito culturale e turistico che porti indotto, e quindi risorse per servizi migliori.
Il rispetto delle persone si indirizzerà soprattutto verso la tutela ed il riconoscimento dei diritti dei cittadini. Il diritto alla sicurezza, il diritto al supporto in casi di difficoltà economiche, o per problemi di salute o per disagio familiare. Le categorie deboli come gli anziani, i bambini, le donne devono trovare nel Comune un interlocutore in grado, se non di risolvere, di sostenere e aiutare le persone in difficoltà. Il bilancio non ci aiuta, ma l’impegno su questo ambito sarà totale. Un punto che ritengo importante del nostro programma è quello relativo ai nostri amici animali. Molte persone sole trovano conforto nella vicinanza di gatti e cani, per questi ultimi soprattutto, vogliamo aprire nuovi spazi verdi pubblici, perché in quelle aree possano correre e divertirsi permettendo ai loro padroni di socializzare”.

Può entrare un po’ più nel concreto? Progetti, tempi, modi, costi e modalità di finanziamento?
“Per quanto riguarda i progetti di intervento concreto, al di là di quello relativo alla stazione delle Ferrovie Nord, per il quale è stato definito il budget ma rispetto al quale manca la progettazione esecutiva, i tempi temo siano sufficientemente lunghi da non permettere alla prossima amministrazione di inaugurarlo. Gli altri progetti di rilancio della città a cui sto pensando richiedono tempi medio lunghi. Io credo che per il futuro il partenariato pubblico privato, sperimentato con successo con il Lambrone, debba essere riproposto per ovviare alla mancanza di fondi del Comune, così come dovrà essere incentivata la capacità di Erba ad intercettare i finanziamenti dei bandi regionali ed europei. Il vero nodo per l’ente locale non è tanto possedere le risorse ma attivarle, distribuirle adeguatamente, metterle in circolo e renderle disponibili. Il nostro programma prevede l’istituzione di uno “Sportello Europa” che coinvolga anche i Comuni vicini al fine di individuare bandi europei destinati a finanziare opere o progetti e fornire supporto nella presentazione degli stessi, intendiamo inoltre potenziare l’ufficio bandi già presente in comune per progetti regionali”.

Quali sono secondo lei, se ritiene ce ne siano stati, gli errori commessi dall’Amministrazione uscente?
“Non credo si possa parlare di errori; posso dire che io avrei fatto scelte diverse, magari puntando maggiormente sulla centralità del Comune di Erba rispetto al territorio, o che avrei previsto un calendario di iniziative e manifestazioni più articolato, approfittando di ricorrenze speciali come Natale o Pasqua, per citare solo due esempi. Ma questo non significa che siano stati commessi errori”.

Con uno sguardo a 360° cos’ha bisogno la città di Erba per migliorare?
“Nell’introduzione al nostro programma abbiamo scritto che il nostro obiettivo è duplice, da una parte dare risposte concrete e percorribili alle esigenze immediate della città, dall’altra tracciare un percorso attraverso il quale ridisegnare il futuro di Erba, rilanciare la nostra città e renderla concretamente un “polo attrattore”. Erba ha quindi bisogno di interventi concreti sulle strade, sulla sicurezza, sui marciapiedi, sulla viabilità, ecc che la rendano più vivibile; ma anche bisogno di nuove infrastrutture che rendano più facili e veloci i collegamenti con Milano; la vicinanza alla città più vivace d’Italia e tra le più vive d’Europa è un valore aggiunto inestimabile. Più Erba cresce, migliori sono i servizi che si possono offrire ai suoi cittadini. Il mio progetto di rilancio, quindi, ha come obiettivo ultimo il benessere e la crescita degli erbesi, soprattutto di coloro che oggi sono in difficoltà”.

Ritiene che la politica nazionale possa influenzare il risultato delle elezioni amministrative di Erba?
“Onestamente no”.

Uno degli argomenti più discussi negli ultimi anni riguarda la riqualifica del centro, a partire dalle ex aree industriali. Che progetti ha? C’è già un’idea ben precisa? Se sì ce la può illustrare?
“In un intervento complesso come quello del centro cittadini convivono due esigenze, da una parte quella dei privati di concludere un’operazione economicamente sostenibile, dall’altra quella del Comune che vuole vedere realizzate opere di interesse collettivo. Nel PGT, che ha sostituito il vecchio Piano Regolatore, sono già state indicate tutte le regole (indici, altezze, destinazioni d’uso) alle quali i privati si devono attenere nella progettazione, manca una definizione puntuale di cosa vuole con esattezza il Comune. Credo che la prossima amministrazione debba concentrarsi su questo. Definire il ridisegno non solo delle aree dismesse, ma anche di tutte le aree circostanti per dare armonia e grazia ad una zona che oggi è tutto fuorché accattivante. Pensare agli spazi destinati ai cittadini come parcheggi, aree verdi, sale concerti e rivedere la viabilità, i tracciati pedonali, l’arredo urbano. Per esempio, non si può valutare la dotazione di parcheggi solo di quell’area senza considerare la zona dello scalo merci, della stazione ecc e dall’altra parte non si può pensare di rivitalizzare il centro senza fornire parcheggi. Il verde, spazi giochi attrezzati, panchine, sono tutti elementi che rendono godibile un’area, ma se introno non c’è nulla, non ci sono negozi, bar, ristoranti, attività artigianali, ecc. quell’area diverrà presto degradata. L’intervento deve quindi essere su più fronti”.

Dai reiterati furti ai vandalismi in stazione, le polemiche intorno alla sicurezza in città non sono mancate. Ritiene Erba una città sicura o insicura? Come giudica l’operato dell’amministrazione uscente in questo ambito?
“Quello della sicurezza è un problema generalizzato. Trovo che non vi sia nulla di più odioso che essere insicuri nella propria stessa casa. I poteri dei Sindaci sono relativi, anche se il recente intervento del Ministro Minniti è andato nella direzione di un loro potenziamento. Penso che la soluzione al problema – posto che la soluzione dipende da leggi nazionali e non dal livello locale – sia articolata. Innanzi tutto devono essere poste in essere tutte le possibili sinergie con le Forze dell’Ordine locali, e in questo senso ritengo che l’amministrazione uscente abbia ben operato. Però bisogna riuscire a costituire una centrale operativa, in collaborazione oltre che con le Forze dell’Ordine anche con la Prefettura, per esercitare un reale controllo sul territorio. I cittadini devono essere direttamente resi partecipi nel segnalare eventuali situazioni di pericolo. Il sistema di videosorveglianza deve essere potenziato, controllando gli ingressi principali della città. Ritengo che la richiesta di potenziamento della nostra caserma dei Carabinieri, che abbiamo inserito nel nostro programma, sia doverosa. L’organico di cui dispone oggi è infatti troppo esiguo per il territorio da presidiare, questo rende difficile una presenza capillare che, al contrario, rappresenterebbe di per se stessa un deterrente agli atti delittuosi. Penso che anche la nostra Polizia Municipale debba essere coinvolta attraverso una presenza costante nelle nostre frazioni, sulle nostre strade, anche nel nostro Parco Majnoni. Il Vigile di Quartiere è un progetto che ritengo validissimo e mi rammarico che non stia funzionando a dovere. Il mio obiettivo è di rivitalizzarlo in un’ottica di collaborazione tra polizia locale e cittadini. La percezione della presenza e del controllo del territorio è a mio avviso determinante per ridurre l’incidenza di furti e vandalismi”.

Erba città “dormitorio”. Che progetti ci sono per i giovani?
“I giovani sono una grande risorsa. Nelle nostre liste elettorali la presenza di ragazze e ragazzi mi dà grande fiducia, perché significa che ci sono ancora giovani disposti a dedicarsi al pubblico con spirito di servizio. E’ un fatto importante, perché il futuro appartiene a loro. E’ per questo che vogliamo istituire un Assessorato alle Politiche Giovanili che rappresenti una sorta di “antenna” del mondo giovanile in grado di recepire stimoli ed esigenza e sia poi in grado di trovare risposte. Ci piacerebbe che i giovani erbesi non avessero necessità di trovare lavoro all’estero, ma potessero trovarlo qui, tra le nostre aziende, o in nuove aziende che saremo in grado di attirare sul territorio. Intendiamo per ciò promuovere azioni di crescita e formazione, quali, tra gli altri, borse di studio per gli studenti più meritevoli e rapporti di collaborazione con le imprese locali. Vorremmo contribuire a diffondere la cultura del merito per cui va avanti chi è più bravo e non chi ha amici più influenti. Vogliamo inoltre procedere con la “Fabbrica Giovani” destinata alla promozione di iniziative quali la creazione di una piattaforma virtuale che permetta ai giovani di rapportarsi con le aziende e le attività sul territorio, un punto d’incontro tra domanda e offerta, dove poter trovare offerte di lavoro (anche temporaneo, soprattutto per i giovani studenti), corsi di formazione, bandi (comunali, regionali, statali ed europei), elenco attività territoriali ed eventi. Pensiamo che “Fabbrica Giovani” possa contribuire, insieme alla Pro Erba, che intendiamo ricostituire, alla creazione di un calendario di eventi da realizzare in città, concerti, mercatini, mostre, incontri culturali, iniziative sportive, cinema all’aperto, sfilate, caffè letterari, momenti aggregativi e tutti gli eventi in grado di coinvolgere i giovani e di favorirne la partecipazione e la socializzazione. Vorremmo inoltre potenziare le sinergie con la Biblioteca, valutando l’introduzione di strumenti che possano consentire un più ampio utilizzo della struttura a vantaggio degli studenti, pur nel rispetto del diritto di tutti gli utilizzatori, prevedendo anche orari flessibili in determinati giorni della settimana”.

La Regione ha dato il via libera al bypass del passaggio a livello in Corso XXV Aprile. Che tempistiche ci sono per i lavori? Saranno una sua priorità?
“Sicuramente la realizzazione dell’opera rappresenta una priorità perché è una necessità per la città. Basti vedere le lunghe code si creano ogni volta che il passaggio livello è abbassato, con conseguenti ripercussioni sulla qualità della vita degli automobilisti. Per quanto riguarda la tempistica, considerato il fatto che in Italia tra il momento cin cui viene affidata la progettazione e quello in cui l’opera viene appaltata (non terminata) passano oltre due anni e mezzo, non mi faccio purtroppo illusioni”.

Insieme ad altri 13 comuni Erba fa parte del progetto Expo Green Land. Secondo lei quali sono le potenzialità turistiche di Erba? Come valorizzarle? Ha già pensato a qualcosa?
“Io ritengo che le potenzialità, purtroppo non sfruttate per Erba siano molteplici. Il Progetto Expo Green Land ci è ben presente ed ha infatti trovato spazio nel nostro programma elettorale. Lo vorremmo potenziare. Vorremmo riuscire e promuovere una comunicazione integrata sulle potenzialità culturali, sportive, ambientali del nostro territorio. Penso a comunicazioni internet ad hoc, anche usufruendo delle potenzialità offerte dalle nuove tecnologie, ma anche a pubblicazioni cartacee dei percorsi da fare per passeggiate in montagna, o nella Piana, o verso i laghi di Alserio e Pusiano, delle offerte sportive e culturali, dei monumenti storici ed architettonici della città, da Sant’Eufemia a Villincino, al Monumento ai Caduti. A proposito di quest’ultimo, come indicato nel nostro programma elettorale, Erba dovrebbe sfruttare la grande quantità di turisti che si recano a Como per visitare gli edifici del Razionalismo per inserirsi in quel circuito, sono certa che il nostro Monumenti ai Caduti meriti un posto d’onore. Penso al turismo a cielo aperto. Erba è, per sua stessa natura, una sorta di palestra naturale, dal canottaggio alla mountain bike, dal trekking al parapendio, dall’arrampicata alla bici, è il territorio stesso ad offrire innumerevoli possibilità e spunti. Penso al Teatro Licinium, diventato nel 2010 l’unico Teatro shakespeariano “sotto le stelle” in Italia, entrato a far parte dell’Associazione americana “Shakespeare Theatre Association”, che riunisce i 120 maggiori Teatri shakespeariani nel mondo, e ora del tutto sottoutilizzato. Il 2018 sarà il novantesimo anniversario della sua costruzione, l’obiettivo che ci poniamo è di tornare a farlo rivivere con una stagione stabile e prestigiosa come le ultime che hanno caratterizzato la sua recente storia. Penso a Lariofiere, grande eccellenza e grande potenzialità del territorio, ci aspettiamo grandi cose dal nostro polo fieristico, non ultima la capacità di coinvolgere le città con iniziative collegate alle Fiere in calendario. Personalmente credo che il Sindaco di Erba dovrebbe rinunciare a importanti deleghe operative per dedicarsi invece al marketing territoriale e a creare e consolidare rapporti e accordi che consentano alla nostra città di crescere e ai nostri concittadini di crescere con lei”.