Erba

Airoldi Sindaco, il commento dei candidati sconfitti al primo turno

Caterina Franci 27 Giugno 2017

Elezioni 2017, Erba

Una foto dei sei candidati sindaci in campagna elettorale

 

ERBA – Di loro quattro solo due siederanno di diritto tra i banchi della minoranza in Consiglio Comunale ma tutti hanno fatto una promessa, quella di continuare ad ascoltare i cittadini e a lavorare per Erba, nonostante l’occasione persa di poter contribuire in primo luogo.

Enrico Ghioni (PD, Erba Domani e Insieme ai Giovani), Elisa Quattrone (Movimento 5 Stelle), Pasquale Rocca (Socialisti per Erba) e Doriano Torchio (Democrazia Partecipata) hanno seguito attentamente la campagna elettorale in vista del ballottaggio del 25 giugno, senza dare vere e proprie indicazioni di voto (solo il PD Provinciale aveva dichiarato di schierarsi con Ghislanzoni, posizione non condivisa dal Circolo di Erba che ha preferito mantenersi neutrale come ribadito da Ghioni) e a giochi chiusi le riflessioni, anche da parte loro, sono tante.

Enrico Ghioni

Enrico Ghioni non ha dubbi: “La squadra di Ghislanzoni ha perso perchè ha governato male negli ultimi 10 anni“. Per quanto riguarda la sua posizione ha ribadito: “Mi sono attenuto alle indicazioni del PD di Erba e non mi sono schierato con nessuno dei due candidati. Come ho già avuto modo di dire dopo l’esito del primo turno il voto degli erbesi è stato una chiara bocciatura dell’amministrazione Tili. Una bocciatura – ha continuato – confermata dal ballottaggio, anche se con uno scarto minimo di 34 voti”.

“Guardando i dati delle sezioni non mi stupisco dei risultati – ha aggiunto Ghioni – Un esempio su tutti? La sezione 14 è a Campolongo, dove è stata posizionata la famosa antenna Wind. Il confronto tra residenti e amministrazione non era stato dei più rosei, anzi, i cittadini erano stati malamente accolti dal sindaco in Comune e assolutamente inascoltati. Avevano promesso che non avrebbero mai votato per lei, infatti in quella sezione la differenza di voti tra Ghislanzoni e Airoldi è ha superato le 100 unità (321 Airoldi, 207 Ghislanzoni ndr). Le ragioni della sconfitta – ha concluso – vanno ricercate nelle proprie responsabilità”.

L’ex sindaco con i 1.003 voti raccolti il primo turno ha ottenuto un seggio come consigliere di minoranza: “Prima aspetto di vedere chi farà parte della giunta Airoldi, poi deciderò il da farsi. Intanto i miei complimenti e auguri di buon lavoro al nuovo sindaco” ha concluso Ghioni.

Elisa Quattrone

Elisa Quattrone, giovane volto dell’esordio dei 5 Stelle nella politica erbese, ha chiesto ai vincitori di stimolare la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini: “Questa è la sfida – ha dichiarato – l’ascolto e il confronto sono la via per rinforzare la nostra comunità. Ora che la campagna elettorale è terminata auspichiamo che tutte le forze politiche collaborino costruttivamente per il bene della nostra città”.

Pasquale Rocca

“Auguro a Veronica Airoldi un buon lavoro, la reputo una persona in gamba, resto poco convinto della sua squadra”. Il socialista Pasquale Rocca confessa di aver sperato in un esito diverso: “Politicamente sono distante dalla Lega, avrei preferito la vittoria delle civiche di Ghislanzoni, espressione di un centro destra più moderato. Nel 2001 la Lega ha portato Erba al commissariato, speriamo durino 5 anni. Restiamo a vedere, io personalmente continuerò a portare avanti le mie battaglie”.

Non senza averci a lungo pensato Doriano Torchio (Democrazia Partecipata e un notevole risultato al primo turno) ha infine confessato di aver annullato la scheda: “Sono andato a votare poco prima delle 11, quando ho visto i dati sull’affluenza ho capito che avrebbe vinto l’Airoldi. Ho annullato la scheda, non volevo ritrovarmi con i rimorsi per aver dato la preferenza a uno o all’altro candidato”.

Doriano Torchio

“Ai miei sostenitori non ho dato alcuna indicazione di voto, ho piuttosto cercato di interpretare le loro posizioni – ha raccontato Torchio – dicendo loro quello che per me era il meno peggio. Ma io, personalmente, non ho voluto votare neanche quello”.

Il candidato non ha nascosto qualche timore: “Mi fa paura che il progetto che alla fine ha vinto sia stato calato dall’alto e che all’interno della squadra di Airoldi l’unico partito organizzato sia la Lega Nord. Ma sarò in minoranza e farò un’opposizione dura e costruttiva, per troppi anni le richieste degli erbesi sono rimaste inascoltate e non vedo perchè ora dovremmo fidarci di chi dice che starà a sentire i cittadini”.

Torchio ha concluso con un un’ultima considerazione sulla scarsa affluenza: “La colpa è del governo centrale, le elezioni andrebbero fatte a ottobre, non a giugno”.