Fermi: “Ripartire da aree degradate, abbandonate e sottoutilizzate”

Admin Altreforme 1 Novembre 2014

Economia/Lavoro

Tag: , , , , , , ,

Alessandro Fermi consigliere regionaleMILANO – “La tutela del suolo agricolo e gli interessi del settore delle costruzioni sono due esigenze non in contraddizione fra loro e a cui Regione Lombardia vuole dare risposte concrete. Regione Lombardia sarà la prima regione in Italia a varare una legge sul consumo di suolo, che conterrà strumenti innovativi per privilegiare le ristrutturazioni, gli adeguamenti energetici e il recupero degli immobili esistenti”.

L’ha detto il consigliere albavillese in Regione Lombardia Alessandro Fermi.

“Secondo i dati forniti dalla Cna – ha continuato Fermi – il 65% degli edifici presenti in Lombardia è stato costruito prima del 1971. Si tratta di 886.000 immobili su un totale di 1,3 milioni e ben 220.000 sono considerati in pessimo stato di conservazione. A questi si aggiungano 23 milioni di metri quadrati di insediamenti dismessi, il 30% dei quali in provincia di Milano. L’occasione per la ripresa del settore è enorme proprio a partire da questo patrimonio da riqualificare”.

Come testimonia uno studio di Bankitalia, a partire dal 2008, il settore delle costruzioni ha perso il 47% degli addetti, il 49% di ore lavorate, il 40% di imprese attive e il 30% di attività, contribuendo al calo di 1,5% del Pil nazionale. “E’ impensabile – ha aggiunto il Presidente dell’VIII Commissione (Agricoltura, Montagna, Foreste e Parchi) Fermi – che un settore trainante per l’economia come quello delle costruzioni, che solo nella nostra regione conta più di diecimila aziende, possa continuare a perdere posti di lavoro come da sei anni a questa parte. La ripresa economica passa necessariamente dalla ripresa del settore edile“.

E ha concluso: “Promuovere azioni di rigenerazione urbana significa restituire e riutilizzare aree che all’interno del territorio urbanizzato oggi sono degradate, abbandonate o sottoutilizzate. C’è da lavorare tanto per rendere migliori le nostre città senza sprecare un metro quadrato in più di territorio verde”.