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Erba: Maria Serena Badessa campionessa di design

Admin Altreforme 27 Maggio 2014

Economia/Lavoro, Erba, Scuola

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Maria Serena Badessa premio Lucky Strike Talented Designer Award Erba maggio 2014

ERBA – La venticinquenne erbese Maria Serena Badessa ha vinto la categoria “Fashion Design” alla nona edizione del Lucky Strike Talented Designer Award. Si tratta di uno dei più prestigiosi e seguiti premi del settore, ideato dalla Raymond Loewy Foundation Italy per stimolare e supportare le giovani leve del settore giudicandone le tesi di laurea. Vincitori e menzionati sono stati selezionati su una base di 219 tesi arrivate dalle università e dagli istituti di design italiani. Fino a oggi il premio ha visto il coinvolgimento di più di 1000 studenti, 65 città e 60 atenei e, con la tappa pugliese, ha raggiunto il traguardo di 300 mila euro di premi assegnati ai giovani designer.

E proprio tra i migliori, quest’anno, c’è anche una giovane ragazze di Erba, Maria Serena, che ha presentato il progetto con cui si è laureata nel luglio 2013 al politecnico di Milano, specializzandosi in “Design per il sistema moda”, con il professor Giovanni Maria Conti.

Dopo la maturità classica, conseguita nel 2007, Maria Serena si è iscritta al corso di laurea triennale “Design della moda” e si è laureata nel settembre 2010. “Nello stesso anno ho vinto il primo premio del concorso Fashion Details Award che mi ha offerto l’opportunità di collaborare con alcune aziende del tessile – afferma la ragazza amante della musica e della fotografia – Il progetto dell’abito da me ideato e realizzato è stato esposto nell’ambito della fiera di Moda In – MilanoUnica nel settembre dello stesso anno”. Nel luglio 2013 Maria Serena ha conseguito la laurea specialistica con la tesi “Impressioni di luce – L’innovazione della stampa in capo”. “Il mio progetto, contenuto nella tesi, affronta il tema della stampa su tessuto, da sempre una mia passione. La capacità della stampa di cambiare faccia al tessuto e la possibilità di creare ogni volta qualcosa di nuovo e inaspettato sono ciò che mi affascina”. Durante lo sviluppo del progetto, Maria Serena ha collaborato con l’azienda Tintoria Emiliana di Modena, che ha brevettato un sistema di stampa in capo che utilizza la luce.

Maria Serena si è guadagnata un premio da 2.500 euro. Come tutti i progetti finalisti, anche il suo resterà in mostra fino al 2 giugno all’interno del castello Svevo di Bari. Il premio, infatti, è uno dei principali appuntamenti dei “Puglia Design Days”, il più articolato e prestigioso progetto regionale dedicato alla promozione del design e del sistema casa in programma dal 16 maggio al 30 giugno.

La ragazza erbese è stata scelta da una giuria internazionale composta da Milena Mussi (presidente), managing director di Iosa Ghini Associati, Valia Barriello architetto e design editor per Artribune, Giulio Cappellini art director e progettista Cap Design Spa, Mauro Guzzini chief product innovation Teuco, Michael Erlhoff preside fondatore della Köln International School of Design, e Lev Libeskind ceo Libeskind Design. Questi esperti hanno scelto il progetto della venticinquenne di Erba in base alla seguente motivazione: “La giuria premia questo progetto per la ricerca di nuove strade alternative alle consuete modalità di stampa dei tessuti. Si caratterizza inoltre per una forte creatività unita a una buona conoscenza tecnica. La presentazione è ben costruita e completa”.

La designer erbese ha ideato una collezione basata sull’applicazione dei metodi di costruzione della stampa del capo già confezionato ottenendo il cromatismo senza usare pigmenti colorati ma sfruttando le proprietà della luce. I capi già confezionati vengono impregnati in una camera oscura con pigmenti fotosensibili ed esposti alla luce, interponendo un filtro per creare motivi e disegni. Tale processo di stampa trae origine dalle tecniche fotografiche antiche. Il legame con la fotografia infonde un’aura di mito al prodotto, un aspetto differenziante. La fase di progettazione della stampa inoltre viene posticipata rispetto alla confezione del capo, di conseguenza una stampa ben fatta avviene pensando alla tipologia di capo in cui verrà impiegata.