MILANO – “Ormai da diversi anni, le nutrie rappresentano un grave problema. Sono responsabili di ingenti danni alle coltivazioni agricole, con le loro tane rendono più deboli gli argini e le difese spondali dei fiumi e dei canali e rappresentano anche un rischio per la circolazione stradale. Regione Lombardia, con la legge approvata ieri in Consiglio, ha deciso di affrontare in maniera radicale e innovativa questa vera e propria emergenza, anche sanitaria, avendo come obiettivo non più solo il contenimento della specie, ma la sua eradicazione dal territorio”.
Il consigliere di Forza Italia e presidente della Commissione Agricoltura di Regione Lombardia, Alessandro Fermi, commenta il via libera al progetto di legge 206 “Modifiche alla legge regionale 7 ottobre 2002 n. 20 – Contenimento della nutria – Myocaster Coypus”, arrivato in aula ieri sera. “Abbiamo raccolto l’allarme proveniente dalle Province e dal mondo agricolo, soprattutto dopo il vuoto normativo creatosi in seguito alla modifica della legge 157/92 da parte del Governo, che nel decreto sulla Pubblica amministrazione aveva eliminato il controllo sulle nutrie, rendendo di fatto inefficaci anche i piani provinciali che ne prevedevano l’abbattimento controllato. Ancora una volta Regione Lombardia si è mossa tempestivamente per porre rimedio a un danno provocato dal Governo Renzi e confrontandosi nel giro di poche settimane con le amministrazioni provinciali, con le autorità sanitarie e con gli esperti del controllo sulla fauna selvatica, ha prodotto un testo che agli enti locali assicura molti strumenti in più rispetto al passato per eliminare questa piaga. Ringrazio il gruppo di lavoro che si è occupato di questo tema e i membri della commissione che hanno concluso il lavoro”.
“Abbiamo anticipato anche l’Unione Europea, che da gennaio intende intensificare la lotta contro le specie animali invasive e che ha collocato la nutria nella sua “lista nera” – chiarisce Claudio Pedrazzini, presidente di Forza Italia in Regione Lombardia – La legge prevede che la Regione predisponga un proprio programma triennale per coordinare gli interventi di abbattimento sui diversi territori. Verranno date indicazioni precise per evitare che ci si muova in ordine sparso e saranno introdotte novità importanti sugli strumenti di contenimento. Da subito saranno predisposti dei fondi regionali per sostenere le spese di intervento, per finanziare la ricerca di modalità sempre più efficaci e per aiutare enti locali e imprenditori agricoli a far fronte ai danni dei roditori“.
