Erba

34^ Meci, spazio anche a sviluppo turistico e accoglienza alberghiera

Lorenzo Colombo 24 Febbraio 2017

Economia/Lavoro, Erba

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ERBA – Suscita grande interesse tra gli operatori del settore turistico la decisione del Comitato organizzatore della 34esima MECI (Mostra Edilizia Civile e Industriale), in programma a Lariofiere di Erba dal 25 al 27 marzo prossimi, di focalizzare la propria attenzione sul tema dello sviluppo turistico e delle strutture destinate all’accoglienza alberghiera.

“I dati relativi all’andamento delle presenze turistiche sul territorio lariano evidenziano un trend di crescita davvero rilevante, sia per la sponda comasca che per la provincia lecchese – ha  affermato Paolo Valassi, presidente del Comitato promotore dell’evento, sostenuto da ANCE Lombardia, ANCE Como e ANCE Lecco Sondrio – Il brand “Como Lake” ha un proprio fascino consolidato in ambito internazionale, verso una clientela di livello alto. Ma, accanto a questo target, crescono anche altre fasce di turisti, attratti dalle molteplici opportunità che questa terra offre: dall’arte alla cultura, dalla pratica sportiva alla vita all’aria aperta. Poter differenziare la propria offerta e, al tempo stesso, qualificarla anche attraverso un adeguamento e un ammodernamento delle strutture ricettive è fondamentale. E la delibera della Giunta Regionale Lombarda che l’Assessore Parolini presenterà al convegno inaugurale va proprio in questa direzione”.

Un provvedimento che incontra l’attenzione di Severino Beri, presidente di Federalberghi Lecco: “Già numerosi imprenditori del nostro settore, in questi anni, hanno investito per migliorare le proprie strutture e poter offrire soluzioni al passo con la domanda crescente. Ciò vale non solo per Varenna e il centro lago, ma anche per Colico e l’alto lago, per Lecco, per la Valsassina e la Brianza. Provvedimenti come questi possono certamente fungere da importante volàno per sostenere gli investimenti in un settore economico che sta crescendo anche nel Lecchese”.

Ma soprattutto Beri sottolinea il valore della scelta da parte del Comitato promotore della 34esima MECI di aver messo al centro della propria riflessione questo tema: ”È importante che si sviluppi una collaborazione tra industria turistica, mondo delle costruzioni e della progettazione. Anche per l’edilizia e le professioni ad essa legate lo sviluppo del nostro settore può essere una grande opportunità di crescita. D’altra parte è fondamentale che gli stessi enti locali creino un contesto favorevole al turismo: l’esempio del lungolago di Malgrate sta a dimostrarlo. Lecco, ad esempio, ha bisogno di un porticciolo turistico, che possa ospitare un centinaio di imbarcazioni. Lo chiede la nostra clientela”.

Convinto anche Andrea Camesasca, vicepresidente dell’associazione albergatori di Como e membro di Giunta della CCIAA con delega al turismo: “L’Italia è il terzo Paese al mondo per numero di camere ma è anche quello con il maggior frazionamento dei posti letto, in funzione della presenza di molti family business. Abbiamo di fronte due sfide: da un lato il pubblico deve occuparsi di creare quella serie di opere infrastrutturali che compongono il contesto in cui operiamo; dall’altro gli operatori del settore devono continuare ad accrescere la qualità propria offerta ricettiva. Investire nell’hardware, elevando il livello e l’efficienza delle strutture, è condizione per crescere”.

Ma per farlo occorrono risorse e competenze: “Sul fronte delle risorse –  ha continuato Camesasca – sicuramente questo provvedimento regionale è interessante, anche se occorrerebbe andare a monte, per esempio riducendo la pressione fiscale a cominciare dall’IMU. Certo, non si tratta di una scelta della Regione, ma dello Stato. Da parte sua, però, la Regione potrebbe intervenire per semplificare i processi. Più in generale occorre che non venga penalizzato nel nostro settore il patrimonio immobiliare, per la sua capacità di generare reddito ed economia sociale, e che sia dato un taglio vero alla burocrazia”.

“D’altra parte, occorre che la filiera dell’edilizia, a livello territoriale – ha concluso Camesasca – possa mettere in campo sempre più elevate competenze in ambito di ristrutturazione alberghiera: dall’efficienza acustica a quella energetica, passando per la sicurezza e la prevenzione degli incendi. – Oltre a ciò, occorre saper individuare, proporre e gestire soluzioni tecniche per le ristrutturazioni che consentano di ridurre i tempi di fermo dell’attività”.

Per ulteriori info www.fierameci.it