Varese, contrasto al fenomeno degli ‘ovulatori’, 8 arresti

Caterina Franci 16 Settembre 2017

Cronaca, Fuori provincia

VARESE – Continua l’impegno dei militari della Guardia di Finanza in servizio presso lo scalo di Malpensa, alle prese con il fenomeno del traffico di sostanze stupefacenti, e, in particolare, all’utilizzo dei cosiddetti “ovulatori” reclutati negli strati più poveri del tessuto sociale dove le persone, attirate dalla prospettiva di ottenere qualche facile guadagno accettano di trasportare in corpo ovuli contenenti eroina o cocaina, che se mal confezionati, potrebbero rompersi e portare il corriere alla morte.

In totale sono 8 gli ovulatori bloccati nel periodo estivo e più precisamente a partire dal 15 luglio scorso: 3 soggetti pakistani, 2 sudamericani (un ecuadoregno ed un dominicano) ed un cittadino nigeriano, mentre gli ultimi 2 fermi riguardano una passeggera nigeriana ed una della Liberia. Nel periodo di riferimento sono stati sottoposti a sequestro ben 427 ovuli; di questi, 280 sono risultati contenere eroina, per un peso di oltre 2.8 kg, mentre i restanti 147 sono risultati contenere oltre 1.8 kg di cocaina.

A testimonianza del fatto che i corrieri vengono arruolati a prescindere dall’età e soprattutto dal sesso, significativo è il caso di una giovane cittadina nigeriana di 28 anni, residente in provincia di Verona, proveniente da Bruxelles (Belgio). Giunta nella serata dell’8 agosto, veniva individuata e sottoposta ad indagini radiologiche che evidenziavano la presenza di corpi estranei nelle cavità naturali del corpo. La passeggera, pertanto, veniva condotta presso l’area sanitario/detentiva “S1”, appositamente creata in aeroporto dove ha evacuato, sotto stretto controllo medico, operato da personale sanitario dell’Ospedale di Gallarate, 35 ovuli, risultati contenere 450 grammi circa di cocaina. Completata l’evacuazione veniva tradotta in carcere a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

I risultati illustrati evidenziano la costante attività di controllo effettuata dalla Guardia di Finanza che, con il dispositivo messo a punto presso lo scalo aeroportuale, anche con l’ausilio delle unità cinofile specializzate, contrasta l’introduzione nel territorio dello Stato di ingenti quantitativi di droga che verrebbero altrimenti immessi nel mercato clandestino delle nostre città con il conseguente grave nocumento per la salute delle persone.