ASSO – Paese in lacrime per la morte di una giovanissima, Benedetta Pina, di appena 18 anni, e nipote dell’ex sindaco Flaminio Pagani.
Una tragedia, un incubo, che ha avuto inizio sabato, dopo che intorno alle 19 la studentessa del liceo Porta di Erba aveva fatto un’iniezione per evitare una trombosi. A inizio maggio infatti una caduta le era costata una frattura alla caviglia e, per evitare conseguenze circolatorie, le erano state prescritte le iniezioni. Quella di sabato non era la prima a cui si sottoponeva ma, pochi minuti dopo, la giovane diciottenne si è accasciata e il suo cuore ha smesso di battere nella serata di ieri, dopo un giorno di battaglia per la vita all’ospedale Sant’Anna.
Nessuno poteva immaginare che quella caviglia, che sembrava una banale caduta, avesse potuto costarle la vita.
L’intero paese è distrutto dal dolore e anche a Erba, dove Benedetta andava a scuola, non ci sono parole per commentare l’accaduto.
In paese nella serata di sabato sono immediatamente giunti i soccorsi, tra cui l’elisoccorso, e dopo disperati tentativi di rianimazione la 18enne era giunta al Sant’Anna in arresto cardiaco. Ieri, domenica, l’autorizzazione all’espianto degli organi, un gesto di grande coraggio della famiglia.
Ora saranno effettuati degli accertamenti per capire che cosa non ha funzionato e se davvero, a risultarle fatale, sia stata l’iniezione.
