TAVERNERIO – “Sussistono condizioni di pericolosità idrogeologica in termini di formazione di eventi di piena impulsivi”. Questa la conclusione cui giunge un’accurata analisi compiuta sul torrente Cosia da parte del geologo Paolo Dal Negro.
L’analisi delle condizioni di pericolosità idrogeologica dell’asta del torrente Cosia, nel tratto compreso tra il ponte di via I Maggio e il confine di Albese, è stata svolta su incarico dell’Amministrazione comunale di Tavernerio ed è stata pubblicata sul sito Internet del Comune (clicca qui).
“Scopo del lavoro è stato quello di analizzare, descrivere e verificare, a seguito dei ripetuti eventi di piena che hanno interessato anche in tempi recenti il corso d’acqua, le condizioni e capacità di deflusso del torrente, la presenza di eventuali situazioni di ostacolo al regolare deflusso delle acque, la presenza di dissesti nell’alveo e lungo le sponde che possono interferire con la dinamica torrentizia e lo stato di conservazione ed efficienza delle opere di difesa idraulica presenti – si legge nel documento – Gli esiti dei rilievi svolti hanno permesso di proporre strategie per la mitigazione delle condizioni di pericolosità idrogeologica riscontrate”.
L’analisi ha richiesto l’effettuazione di diversi sopralluoghi, di cui uno, peraltro, alla presenza del personale dell’ufficio tecnico comunale e dello Ster di Regione Lombardia. L’autorità idraulica competente su tutto il tratto di torrente Cosia ricadente nel comune di Tavernerio è infatti costituita dalla Regione.
Il torrente Cosia attraversa i Comuni di Albavilla, Albese, Como e Tavernerio e sbocca nel lago di Como. L’analisi condotta sul tratto tra il ponte di via I Maggio e il confine con Albese ha rilevato la presenza in numerosi punti di materiale detritico e di vegetazione spontanea che sono potenziali ostacoli al passaggio di eventi di piena, oltre che un discreto stato di conservazione delle opere di difesa idraulica. Rappresentano un pericolo anche alcuni manufatti, i depositi, le reti e le siepi presenti in più punti del torrente.
Il geologo prevede tempi di formazione dell’onda di piena nell’ordine delle 2 ore in risposta ad eventi meteorici intensi. “La componente detritica e il materiale vegetale caduto in alveo o trascinato dalla corrente possono formare locali ostacoli e sbarramenti al deflusso delle acque. Sussistono pertanto condizioni di pericolosità – viene riportato nella relazione – Il tratto di via Diaz e via Veneto, nel comune di Tavernerio, costituisce il primo settore dove il torrente Cosia interferisce con un ambito urbanizzato, dove sono presenti attraversamenti e abitazioni a ridosso delle sponde. Tale ambito risulta pertanto quello maggiormente esposto all’interazione con fenomeni di dinamica torrentizia. Risulta quindi essenziale garantire la piena efficienza idraulica e garantire l’integrità e il funzionamento delle opere di difesa idraulica presenti“.
In particolare, il geologo consiglia il taglio e la rimozione della vegetazione spontanea cresciuta nell’alveo all’altezza del ponte di via Veneto, di emettere un’ordinanza di rimozione di tutto ciò che è posizionato dentro i muri spondali, la realizzazione di opere di manutenzione ordinaria e straordinaria delle opere di regimazione e difesa idraulica e il ripristino di quelle compromesse.
“L’Amministrazione comunale tiene alla sicurezza dei propri cittadini e ha incaricato il geologo di redigere una perizia sullo stato del torrente Cosia, che mostra come siano necessari interventi di manutenzione di pericolo. Gli enti preposti e responsabili sono stati informati della situazione di pericolo e confidiamo in un intervento di prevenzione in tempi brevi”, commentano dal Comune tramite i social network. L’allarme è stato spesso lanciato anche dai cittadini stessi. Ora si attende la risposta dagli organi competenti.
Le immagini sono tratte dalla relazione del geologo