ERBA – “Ero nel posto sbagliato nel momento sbagliato”. C’è un timido sorriso sul volto di Luca Mancardi nel raccontare quanto gli è accaduto ieri, domenica 12 ottobre, ma nelle sue parole traspare ancora un po’ di paura.
“Sono vivo per miracolo”, racconta l’uomo, testimone, suo malgrado, di un incidente stradale che poteva anche costargli la vita.
L’erbese, classe ’47, si trovava, verso le 19 di domenica, in corso XXV Aprile, all’altezza dell’incrocio con piazza Prepositurale e via Tommaso Grossi.
“Ero lì, sul marciapiede, con un amico, Marco Romanello, e stavamo aspettando le nostre mogli che ci seguivano a qualche metro di distanza. Improvvisamente, davanti a noi, è avvenuto un incidente stradale“.
Il sinistro ha coinvolto un’auto e un fiorino. “L’auto, una famigliare grigia, saliva lungo corso XXV Aprile. Il Fiorino blu, invece, scendeva verso il centro. A un tratto il Fiorino ha girato a sinistra verso via Tommaso Grossi. La manovra è stata talmente repentina che l’auto che saliva non ha potuto evitare l’impatto“.
I due mezzi a quel punto si sono scontrati ma, essendoci l’asfalto bagnato, la loro corsa è proseguita ed è finita contro il semaforo all’angolo tra corso XXV Aprile e via Tommaso Grossi.
“Noi eravamo proprio lì – racconta Mancardi – Se non ci fosse stato il semaforo a frenarli, i due mezzi ci sarebbero venuti addosso e probabilmente non sarei qui a raccontarlo“.
Ma Mancardi è stato doppiamente “miracolato”. “Quando l’auto e il Fiorino hanno terminato la loro corsa, il palo che regge l’impianto ha perso stabilità e il semaforo ci è caduto addosso“.
E’ successo tutto in pochissimi secondi ma, fortunatamente, Mancardi ha avuto la prontezza di “parare” il colpo. “Mi sono accorto che il semaforo mi stava cadendo addosso perciò, istintivamente, ho messo davanti le mani e ho spostato la testa“.
Questo movimento gli ha letteralmente salvato la vita. Il semaforo, infatti, gli è comunque finito addosso, ma con minor violenza perchè tenuto con le mani, e lo ha colpito a una spalla. E’ chiaro che se gli fosse caduto sulla testa, sarebbe stata una tragedia.
“Mi si sono strappati il giubbotto e il maglione che indossavo e ho rimediato un taglio sulla spalla. Nulla in confronto a quanto mi sarebbe potuto succedere se non avessi spostato la testa!”.
Un vero e proprio miracolo insomma. Anche Romanello è stato colpito dal semaforo, ma senza gravi conseguenze. Rompendosi, l’impianto gli è caduto su un ginocchio. Entrambi, però, hanno rifiutato il ricovero in ospedale.
Ferite ma non in modo grave anche le sei persone coinvolte nell’incidente. Sul posto sono arrivate due ambulanze del Lariosoccorso, i Vigili del Fuoco e i Carabinieri di Erba. Era anche l’ora in cui i fedeli uscivano dalla messa delle 18.30 perciò si è creato subito un po’ di caos. Sull’auto viaggiavano due uomini, una donna e un bambino, mentre a bordo del Fiorino c’erano due uomini. Resta da chiarire come mai quest’ultimo mezzo abbia svoltato all’improvviso in via Tommaso Grossi: la ricostruzione dell’incidente è al vaglio dei Carabinieri.
