ERBA – E’ terminato a giungo l’isolamento di Olindo Romano e Rosa Bazzi, i coniugi condannati quali autori della strage di Erba avvenuta l’11 dicembre del 2006 nella quale furono uccisi Raffaella Castagna, 30 anni, il figlio Youssef, 2 anni, la madre di Raffealla, Paola Galli, 60 e una vicina di casa, Valeria Cherubini, 55. Una quinta, Mario Frigerio, marito della Cherubini, divenuto il superteste dell’accusa, riuscì a sopravvivere nonostante una profonda ferita d’arma da taglio al collo.
I Romano sono ormai in carcere dal gennaio del 2007 e hanno da poche settimane concluso i tre anni di isolamento diurno previsti con l’ergastolo dalla corte d’Assise di Como, confermata poi in Cassazione.
Rosa Bazzi è reclusa nel carcere di Bollate dove alterna il lavoro di sartoria a quello della bulloneria. Olindo Romano è invece detenuto nell’istituto milanese di Opera, lavora nell’orto e risponde alle molte lettere che gli giungono da persone che chiedono di lui e della moglie. Inoltre stava anche lavorando per la realizzazione di una scacchiera del gioco della dama a tre partecipanti, della quale aveva realizzato anche alcuni disegni. I due si vedono tre volte al mese, per due ore.
Nel frattempo i loro legali, Fabio Schembri e Luisa Bordeaux, stanno lavorando alla richiesta di revisione del processo per individuare nuovi elementi che potrebbero portare al proscioglimento, necessari per la richiesta di revisione della quale potrebbe occuparsi la Corte d’appello di Brescia.
Come si ricorderà Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna, aveva parlato di errore giudiziario, ritenendo Olindo e Rosa innocenti. Dichiarazioni di cui terranno conto i legali dei coniugi di Erba per eventuali risvolti del giudizio.