Como

Scarpe e vestiti sequestati: i Carabinieri li donano alla Caritas

Lorenzo Colombo 28 Maggio 2015

Attualità, Como, Cronaca

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COMO – I carabinieri della Compagnia di Como questa mattina hanno consegnato circa 300 capi di abbigliamento, scarpe ed accessori alla Caritas Diocesana di Como provento di un sequestro avvenuto ai danni di un 53enne italiano, residente nel canturino.

Nella perquisizione, oltre ai capi contraffatti, è stata rinvenuta e sequestrata sostanza stupefacente di tipo marijuana, materiale per il confezionamento e la coltivazione. Inoltre, il cittadino italiano, è stato denunciato per falsa attestazione a pubblico ufficiale sulla propria identità, poiché sulla propria carta d’identità lo stesso aveva dichiarato falsamente di essere un appartenente al Corpo della Guardia di Finanza.

 

Questa mattina presso il Comando Provinciale Carabinieri di Como sono stati consegnati al Responsabile della CARITAS Diocesana di questa Provincia, circa 300 capi  di abbigliamento, scarpe ed accessori, risultato di un’indagine condotta dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Como, volta ad arginare il fenomeno della contraffazione di capi d’abbigliamento sul territorio lariano. Denunciato per contraffazione aggravata un 53enne italiano residente nel canturino, il quale aveva creato un vero e proprio deposito nella soffitta della propria abitazione, pronto a ricevere con una chiamata od un sms, taglia e modello dagli acquirenti in cerca di capi griffati. Moncler, Colmar, Armani, Gucci, Hogan e tante altre le marche contraffatte, con un listino prezzi che variava dai 60 ai 100 euro.

Nella perquisizione i militari hanno inoltre denunciato la figlia e il proprio fidanzato per detenzione, coltivazione e fabbricazione di sostanza stupefacente di tipo marijuana poiché trovati in possesso di piantine, lampade alogene e una piccola serra con cui coltivavano la cannabis (oltre ad un libretto con le istruzioni per la coltivazione). Inoltre, all’atto dell’identificazione, il cittadino italiano è stato denunciato anche per falsa attestazione a un pubblico ufficiale poiché sulla propria carta d’identità aveva dichiarato falsamente  di essere un’appartenente al Corpo della Guardia di Finanza. Il materiale contraffatto, di ottima fattura, su esplicita autorizzazione della Procura della Repubblica di Como, competente per le indagini, invece di essere distrutto, successivamente alla rimozione dei marchi distintivi, è stato devoluto in beneficenza alla CARITAS, da destinare alle persone bisognose.