ERBA – Si terrà, oggi, mercoledì 23 luglio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Arcellasco il funerale di Luigia Castelnuovo, la donna di 89 anni uccisa dal figlio, Massimo Rosa, mercoledì scorso, 16 luglio.
Il funerale sarà preceduto dalla recita del rosario e poi la donna sarà tumulata nel cimitero locale. Lo celebrerà don Claudio Frigerio, il parroco di Arcellasco a cui qualche volta è capitato di andare a portare la comunione alla signora Luigia.
La sua salma, fino ad allora, sarà composta nella camera ardente allestita presso l’ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia.
La frazione di Erba, a una settimana di distanza dal tragico omicidio, è ancora scossa. Il giorno stesso in cui Massimo Rosa ha impugnato la vecchia pistola del nonno carabiniere e ha sparato un colpo alla madre, attutito con un cuscino, i vicini di casa hanno sentito il desiderio di pregare e si sono trovati nella chiesa di Sant’Antonio a Campolongo. La stessa cosa si è ripetuta anche nei giorni seguenti: domenica è stato recitato un rosario e lunedì è stata celebrata una messa. D’altronde nella frazione tutti conoscevano la famiglia Rosa, quella davanti a casa loro era la “corte dei giochi”. Mercoledì si ritroveranno ancora per l’ultimo saluto a Luigia, di cui tutti ricordano l’amore per i figli. Diceva sempre che per anni è stata tanto in pensiero poichè non aveva figlie femmine che potessero accudirla qualora ne avesse avuto bisogno nella sua vecchiaia e invece, con il passare degli anni, si è dovuta ricredere: “Guarda cosa fanno per me i mie figli, il mio Massimo e il mio Sandro”, ripeteva.
E ora loro, i figli, sono in carcere e in ospedale.
Al Bassone di Como c’è Massimo. “Dopo l’udienza di convalida dell’arresto, non c’è stata nessuna novità – commenta l’avvocato d’ufficio Gianluca Giovinazzo – Io sono al lavoro per trovare una soluzione che tenga conto, in particolare, delle condizioni di salute del mio assistito, che ha 4 by-pass e il diabete e che deve spesso ricorrere alle cure nell’infermeria del carcere”.
Sandro, invece, resta ricoverato all’ospedale Fatebenefratelli di Erba dove è in cura per una forma depressiva che lo ha colpito da qualche tempo, in attesa che venga accolto in una struttura protetta dove possano seguirlo ora che è rimasto solo.
Nessuno nella frazione si sente di giudicare le persone o quanto è accaduto, ma tutti sono pronti a pregare e ad accompagnare la signora Luigia nel suo ultimo “viaggio”.