Caslino d'Erba

La maglia dell’Inter sulla bara, così Caslino ha salutato “il Baffo”

Lorenzo Colombo 20 Aprile 2016

Caslino d'Erba, Cronaca

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Marco Falciasecca | Funerale 1

 

CASLINO – La maglia dell’Inter con la scritta “Mitico Baffo” appoggiata sul feretro. Per lui che nelle sue vene scorreva sangue neroazzurro era il minimo che si potesse fare. Così, l’intero paese di Caslino si è stretto nel dolore oggi pomeriggio, mercoledì, nella Chiesa Parrocchiale di S.Ambrogio per dare l’ultimo saluto allo stimato e amato Marco Falciasecca, per gli amici “il Baffo”, venuto a mancare nella notte tra giovedì 14 e venerdì 15 aprile a causa di un infarto che lo ha colpito mentre era alla guida della sua auto in via Nazionale dei Giovi a Lentate.

 

Marco Falciasecca | Funerale 6

 

Una perdita inaspettata che ha colto tutti impreparati e che ha rigato di lacrime i volti non solo dei famigliari ma di un paese intero, perché Marco era un personaggio conosciutissimo, sia per essere stato il titolare dell’allora Birreria Drake di Caslino, sia per essere stato da sempre un interista nel cuore e nell’anima.

“Che Marco fosse una persona conosciuta lo si capisce da quante persone oggi sono venute a salutarlo, il ‘Baffo’, un cattolico interista e quindi un perfetto cattolico. Se Dio è un universale, cattolico e internazionale, non può essere altro che un interista – ha così esordito durante la predica il parroco Don Stefano Dolce, strappando un sorriso ai presenti nonostante il dolore – E’ entrato in chiesa con questa sua passione sportiva che lo ha contraddistinto per tutta la sua vita e che lo ha avvicinato ai giovani”.

 

 

Marco Falciasecca | Funerale 3

 

“Lo ricordo ancora – ha proseguito don Stefano nell’omelia – durante l’ultimo torneo di calcio estivo, seguendo la sua squadra del cuore, una passione che lo accendeva agli entusiasmi, sempre disposto alla convivialità, era una persona buona e gentile, dietro a quella sua maschera da burbero, capace di saper fare una battuta di spirito, di dare una parola di incoraggiamento, conforto e consiglio, del resto aveva passato una vita intera dietro a un bancone, e questo lo ha reso capace di accogliere ed essere disponibile con tutti a prescindere, e non solo con i suoi familiari. E sono proprio sentimenti di amicizia, affetto e riconoscenza quelli che ci conducono qui per questo saluto. Un orizzonte di fede e preghiera quindi, dove c’è amore e bontà, siamo sicuri che c’è stato anche uno spazio per Dio nella vita di Marco, e come ce lo ha ricordato la lettura di S.Paolo, niente e nessuno ci può allontanare da questo amore, siamo qui per ricordare che la morte è sempre una lacerazione profonda e drammatica, non siamo mai pronti ad accettarla, soprattutto come quella inaspettata di Marco, ma ricordiamo che lui non è mai stato assente, è nei nostri cuori, nella sua memoria, certo sarebbe strano non soffrire, ma questo orizzonte di vita, di fede che ci strappa dalla morte e che ci porta a vivere con Gesù mantiene aperto uno spiraglio di speranza e ci fa ricordare Marco, per la sua semplicità e la sua passione travolgente che metteva in tutto, portiamo allora a casa oggi quest’eredità così bella che ci ha lasciato Marco, come uno spiraglio di luce nelle tenebre della morte”.

Don Stefano Dolce | Caslino

 

Ha fatto poi seguito l’ultimo saluto da parte degli Alpini, con la preghiera funebre letta dal capogruppo Giuliano Vanossi degli alpini di Caslino.

Ma ad accompagnare il Baffo in questo suo momento di passaggio, c’era anche il commosso fratello gemello Tullio Falciasecca, che dopo aver letto In morte del fratello Giovanni di Ugo Foscolo, con voce strozzata dalla lacrime, lo ha così salutato: “Marco abbraccia il papà, abbraccia la mamma e se per caso vedi Facchetti e Prisco, saluta anche loro. Ciao Marco!”

Uno scroscio di applausi sentiti e commossi ha poi accompagnato la salma fin fuori sul sagrato della chiesa che, dopo la cremazione, verrà tumulata presso il cimitero di Caslino.