Como

Incendi boschivi in Alto Lago, i Carabinieri arrestano due piromani

Caterina Franci 21 Aprile 2017

Como, Cronaca

Uno scatto dell’incendio sul monte Grona, a San Siro

COMO – A seguito di un’intensa attività di indagine sono stati individuati ed arrestati due soggetti responsabili di aver causato almeno 3 incendi boschivi dolosi nella zona dell’alto lago in provincia di Como, avvenuti negli ultimi 30 giorni. 

I fatti si riferiscono a tre eventi nei comuni di Livo, Musso e San Siro. Le indagini sono state avviate dalla Stazione Carabinieri Forestale di Gera Lario, in seguito ad un incendio boschivo appiccato dolosamente il 27 marzo scorso nel comune di Livo e spento grazie al tempestivo intervento di spegnimento di alcuni volontari.

Le indagini hanno permesso di individuare i punti di innesco e comprendere il modus operandi dei presunti autori. Il giorno 4 aprile si è verificato un altro incendio boschivo in comune di Musso, con caratteristiche analoghe al precedente, da cui sono emersi ulteriori indizi e raccolte testimonianze che hanno indirizzato l’attenzione degli investigatori su due soggetti.

I militari operanti si sono trovati di fronte a due piromani seriali, che appiccano il fuoco e rimangono sul posto per seguire le operazioni di spegnimento. Il personale delle Stazioni Carabinieri Forestale di Gera Lario, Menaggio e Carlazzo, unitamente al Nucleo Investigativo del Gruppo Carabinieri Forestale di Como hanno approntato un’intensa attività investigativa con osservazione, pedinamento e controllo, volta anche ad evitare il pericolo di reiterazione del reato.

Il territorio interessato è uno dei più pesantemente colpiti dal fenomeno degli incendi boschivi, che provoca enormi costi per la collettività, soprattutto in una stagione ad alto rischio come quella in corso. Decisivo è stato il blitz messo a segno la scorsa notte, quando i presunti colpevoli sono stati colti sul fatto a seguito dell’ennesimo incendio divampato nel comune di San Siro. I due sono stati accompagnati presso la casa circondariale di Como dove attualmente si trovano agli arresti. Sono al vaglio degli inquirenti altri episodi che potrebbero derivare dalla stessa mano.