In dogana con lingotti d’oro e contanti, ex imprenditore denunciato per riciclaggio

Caterina Franci 19 Febbraio 2017

Cronaca, Fuori provincia

VARESE – Nel corso della quotidiana attività di Vigilanza doganale dei confini terrestri italo-svizzeri, al fine di reprimere il contrabbando di merce, l’illecito movimento transfrontaliero di valuta e tutti i traffici illeciti in genere, nei giorni scorsi, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Gaggiolo, nei pressi del Valico Turistico di Gaggiolo, hanno individuato un’auto sospetta, in direzione Uscita Stato, ovvero proveniente dall’Italia diretta in Svizzera, che è stata sottoposta ad un controllo doganale e di polizia.

La perquisizione del mezzo e del suo conducente un ex imprenditore italiano nullatenente, R. O. di 54 anni, proveniente dalla Provincia di Udine, operante precedentemente nel settore del commercio di orologi e gioielli ha portato al rinvenimento di due lingotti in oro del peso complessivo di 100 Grammi, del valore di circa 4.000 euro, una mazzetta di 9.500 euro in banconote del taglio di 100 euro, oltre a tre telefoni cellulari completi di schede Sim, abilmente occultati all’interno di un doppiofondo, situato sotto il cambio dell’auto. Il prezioso metallo e la valuta non erano stati dichiarati ai militari, i quali, alla formale domanda posta al controllato, si erano sentiti rispondere “nulla da dichiarare”.

Infatti, dopo un primo controllo doganale, i finanzieri, insospettiti dai crescenti segni di nervosismo del cinquantaquattrenne e taluni profili investigativi – attenti ad ogni dinamica relativa alla criminalità economica e finanziaria – hanno deciso di accompagnare il soggetto in caserma per effettuare un controllo più approfondito del mezzo che permetteva di rinvenire, al di sotto della cuffia che ricopre la leva del cambio della stessa autovettura, un interruttore, che, una volta azionato, apriva e chiudeva elettricamente la parte del cruscotto lato passeggero riservato all’alloggiamento dell’airbag.

A seguito dell’apertura del predetto vano, i militari hanno appurato che l’airbag era stato asportato e che al suo posto era stato ricavato artigianalmente un vano, utilizzato quale luogo per l’occultamento di oggetti di varia natura. I militari operanti hanno proceduto quindi ad ispezionare il predetto ripostiglio nonché tutte le parti interne dell’autovettura che potevano prestarsi all’occultamento di merce e/o valori. Tra il posacenere dell’auto e la colonna del cambio, i finanzieri hanno rinvenuto i lingotti d’oro, il denaro ed i cellulari abilmente occultati.

A specifica richiesta dei militari, il soggetto ispezionato non era in grado di giustificare la legittima
provenienza dei beni ritrovati. Inoltre, a seguito dei preliminari accertamenti eseguiti con l’utilizzo delle banche dati in uso al Corpo, è risultato che quest’ultimo aveva cessato qualsiasi attività imprenditoriale e non risultava presentare alcuna dichiarazione dei redditi a partire dal 2014.
Pertanto le Fiamme Gialle procedevano al sequestro dei lingotti d’oro, della valuta e dei cellulari quali proventi del reato di riciclaggio. Per la medesima ipotesi di reato, è stata sottoposta a sequestro anche l’autovettura, una VolksWagen Golf, in quanto utilizzata dall’ex imprenditore per il trasporto dei proventi del reato.

R.O. è stato denunciato a piede libero alla competente Procura della Repubblica di Varese per il reato di riciclaggio. Sono in corso ulteriori attività investigative per meglio delineare la posizione dell’indagato, con particolare riferimento al profilo fiscale.