Como

Guardia di Finanza: lavoratori “in nero” nel comasco

Lorenzo Colombo 26 Maggio 2015

Como, Cronaca

guardia di finanzaCOMO – Nei primi mesi del 2015, la Guardia di Finanza di Olgiate Comasco ha intensificato l’attività di contrasto al lavoro sommerso, effettuando ispezioni nella zona dell’olgiatese e della bassa comasca, che ha permesso di scoprire 16 lavoratori completamente “in nero” e 9 impiegati irregolarmente.

Diversi i settori interessati. Il caso più eclatante rilevato presso un “Call Center” dove sono stati sorpresi, intenti a svolgere attività lavorativa, 10 operatori, risultati tutti impiegati “in nero”, in assenza delle previste comunicazioni al Centro per l’Impiego e senza l’obbligatoria copertura previdenziale e assicurativa; irrogate sanzioni per circa € 42.000.

Presso due aziende manifatturiere operanti nel settore del commercio e lavorazione di gomma e plastica, invece, è stato scoperto un sistema di interposizione fittizia, basato su falsi contratti d’appalto, volto a mascherare l’impiego illecito di 9 lavoratori, i quali operavano alle effettive dipendenze delle aziende ma risultavano formalmente assunti nel tempo da varie “cooperative di lavoro” risultate tutte irregolari, con sede nelle Province di Torino e Varese.

I rappresentanti legali delle società manifatturiere e delle cooperative, per un totale di nr. 7 persone, sono stati denunciati per violazione della cd. Legge Biagi, e della normativa penale tributaria riguardante l’emissione ed utilizzo di false fatture. Il dispositivo di contrasto delle Fiamme Gialle ha interessato anche settori più specialistici, quali studi odontoiatrici, trasporti su strada e club sportivi. Anche in questi settori economici, l’attività ispettiva ha consentito di far emergere dal sommerso 5 lavoratori impiegati in spregio della normativa, consentendo, in totale, di elevare sanzioni pecuniarie per circa 104.000 €. Nel campo dell’edilizia, invece, non è sfuggita ai militari la scoperta di 1 lavoratore che, oltre ad essere impiegato completamente in “nero”, percepiva anche l’indennità di disoccupazione erogata dall’INPS.

Il trasgressore è stato deferito alla locale Procura della Repubblica per Truffa aggravata ai danni dello Stato, per aver percepito, indebitamente, per un periodo di otto mesi, una indennità di oltre 7.000,00 Euro; segnalata la violazione all’INPS per il recupero dell’indennità erogata ed inoltrata la denuncia per danno erariale alla Procura Regionale della Corte dei Conti; all’impresa, inoltre, è stata irrogata una sanzione di circa € 25.000. Come previsto dalle norme relative alla tutela della salute e della sicurezza del lavoro, per i lavoratori “in nero” riscontrati e risultati essere più del 20% della forza lavoro presente, i datori di lavoro sono stati segnalati alla locale Direzione Territoriale del Lavoro per l’applicazione della sanzione accessoria di sospensione dell’attività commerciale.