Falso cieco da 16 anni: dovrà restituire 60 mila euro

Lorenzo Colombo 15 Dicembre 2014

Cronaca

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4113_01 STRADA GDFLECCO – Nell’ambito dei servizi volti alla tutela della spesa pubblica, la Guardia di Finanza di Lecco ha denunciato all’Autorità Giudiziaria un uomo che, dal 1998 era riuscito a farsi dichiarare “cieco assoluto” dalla Commissione per l’Accertamento dell’invalidità Civile.
Però, nonostante la cecità, camminava per strada in maniera spedita; contava i soldi della pensione; leggeva le “informazioni nutrizionali” sui prodotti alimentari al super market; effettuava le giocate al Superenalotto compilando da solo le schedine sino a fermarsi a leggere le locandine dei necrologi affisse per strada. I filmati e le fotografie, eseguite nel corso delle indagini, non lasciano dubbi.
I Finanzieri, durante una capillare attività di monitoraggio delle banche dati dei soggetti erogatori di pensione (si ricorda al riguardo l’attività denominato “Lazzaro” che ha visto la scoperta di “morti” che continuavano a percepire la pensione di anzianità) e puntuale riscontro sul territorio, hanno da subito notato come il comportamento di un percettore di pensione per totale deficit visivo non corrispondesse con quanto certificato.
L’uomo non ha mai dato l’impressione di avere alcuna difficoltà visiva, infatti si muoveva sempre liberamente senza essere accompagnato da nessuno, né – tanto meno – faceva uso dei comuni strumenti di ausilio per le persone non vedenti.
Da oggi, oltre a non percepire più la pensione per “falso cieco assoluto”, dovrà restituire i circa 60 mila euro percepiti indebitamente, di questi 50.000 € gli sono già stati sottoposti a sequestro per tutelare il debito nei confronti dello Stato.
L’indagine – che ricalca le linee strategiche del Comando Generale del Corpo – ricorda come sia di particolare importanza l’attenzione posta dalla Guardia di Finanza alla difesa del bilancio dello Stato; ed ha permesso di raggiungere un duplice risultato: bloccare il danno alle casse dello Stato ed indirizzare le risorse alle persone che versino realmente in stato di necessità.