Erba

Erba celebra il 25 Aprile, “Simbolo della nostra libertà”

Lorenzo Colombo 25 Aprile 2016

Cronaca, Erba

Sindaco Marcella Tili
Sindaco Marcella Tili

ERBA – Celebrato lunedì mattina il 71° anniversario della Liberazione dell’Italia dal regime fascista. Dopo la Santa Messa tenutasi nella Chiesa S.Maria nascente, le autorità presenti hanno depositato le corone d’alloro presso il Monumento alla Resistenza antistante l’ingresso della Scuola Media Statale “G. Puecher” e al cippo Puecher sito nel Cimitero Maggiore di Erba. Toccante il discorso del sindaco Marcella Tili, “in nome del passato, per una futura Italia viva e che sappia dare vita”.

71° Anniversario Liberazione Erba
Il corteo per il 71° Anniversario della Liberazione
Presenti il sindaco Marcella Tili, il vicesindaco Claudio Ghislanzoni e l’assessore Angelo Cairoli a rappresentare l’amministrazione comunale erbese, oltre ai rappresentati ufficiali delle diverse sezioni erbesi dei Carabinieri, dei Finanzieri, dei Bersaglieri, dei Partigiani, della Polizia municipale e di Anfi della Sezione di Como “Gen. C.A. Ugo Palumbo”, a dare il via a questa giornata di festeggiamenti, iniziata con la Santa Messa presso la Chiesa prepositurale di S.Maria nascente alle ore 9.30, celebrata dal parrocco Don Giovanni Afker e da Don Luca Galimberti. Durante l’omelia, il parrocco Don Afker  ha voluto ricordare l’importanza dei valori del buon cittadino: “Ricercate ciò che è autentico, pienamente conferme alla verità, siate sobri e vigilate affinché ci sia pace per annunciare la pace”.

Terminata la Santa Messa, le autorità, strette in corteo, hanno percorso un tratto di via G. Majnoni fino a raggiungere il Monumento alla Resistenza presso la Scuola Media Statale “G. Puecher”, dove il sindaco Tili ha voluto così iniziare il discorso ufficiale: “Autorità e cittadini, porgo a tutti voi il saluto della città, ringraziandovi per la partecipazione alla celebrazione del 71° anniversario di una ricorrenza, quella del 25 aprile, che rappresenta il momento della nascita dello spirito democratico del paese, un nuovo inizio per costruire il desiderato stato di cittadini liberi ed uguali, recuperando il significato morale del fare politica”.
Ricordando il sacrifico patriottico per il bene comune di tutti, il sindaco Tili ha sottolineato l’importanza e i valori di questo anniversario: “Questa data racconta di quei patrioti disposti a sacrificarsi per il bene di tutti. Possiamo dire che ciò che contraddistingue il sacrifico è trascurare le conseguenze personali delle proprie scelte, se queste scelte sono ispirate a valori che si ritengono superiori. A loro dunque oggi va il nostro pensiero, carico di ammirazione e riconoscenza. Questa importante pagina di storia deve essere vissuta come una giornata di formazione civile, una giornata in cui gli eroici esempi del passato servano per guardare con fiducia al futuro. Solo così riusciremo ad attualizzare i valori per i quali 71 anni fa i nostri padri lottarono con coraggio e fierezza morale. La liberazione non fu soltanto episodio militare, ma un moto culturale che portò a un patto tra umani liberi che insieme costruirono la costituzione. I valori sanciti dalla Costituzione di cui oggi beneficiamo sono purtroppo tutt’altro che scontati, pensiamo ad esempio ai rifugiati profughi che cercano disperatamente aiuto, fuggono in cerca di asilo, perché i diritti umani sono loro negati”.

Le autorità ufficiali presenti al 71° Anniversario della Liberazione
Le autorità ufficiali presenti al 71° Anniversario della Liberazione
Sul fronte giustizia, diritti umani e pluralismo dei valori, il sindaco Tili ha fatto le sue considerazioni circa la situazione attuale:

“Le società di oggi sono caratterizzate da un pluralismo di valori, infatti in esse coesistono differenti culture e gruppi sociali, ma è indispensabile individuare fondamenti comuni per poter proteggere e progredire verso la convivenza. Una società moderna deve avere come fondamento il rispetto delle diversità e il riconoscimento del loro valore, come possibilità di una più generale promozione sociale. La memoria è un dovere morale innanzitutto, ma in questo momento politico e in questa nostra società, diventa strumento culturale e di progresso. La consapevolezza dei grandi accadimenti del passato, la conoscenza dei loro contenuti o anche dei loro limiti sono il fondamento della società che consente di correggere gli errori ed evitare che possano ripetersi. Rafforzare il 25 aprile per creare un nuovo clima, uscire da contrapposizioni per convergere sull’interesse del paese. Tutti desideriamo e sentiamo chiara la voglia di cambiamento, la richiesta di una nuova Italia più forte e più coesa, il 25 aprile deve essere il simbolo della nostra liberazione quotidiana. Ricordiamo che c’è sempre una scelta, scegliamo non solo di ricordare, ma di continuare a tenere alti gli ideali  in Patria, per una Italia che viva e che sappia dare vita”.

Corona d'alloro anche al Cimitero maggiore
Corona d’alloro anche al Cimitero maggiore
Un discorso toccante che ha solo potuto riceve applausi dai presenti. La cerimonia è poi proseguita al Cimitero maggiore di Erba, dove è stata deposita la seconda corona d’alloro in presenza di tutte le autorità. Un nuovo saluto da parte del sindaco Tili che ha rivolto a tutti i presenti, porgendo loro la mano e la sua più sentita gratitudine per aver commemorato con la città di Erba questa data così importante.