Albavilla

E’ morto Giampietro Corti, il “nonno” che raccontava la guerra

Admin Altreforme 16 Aprile 2014

Albavilla, Cronaca

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Giampietro Corti morto Albavilla aprile 2014

ALBAVILLA – Giampietro Corti è andato avanti. Questo il saluto tipico rivolto a un alpino che scompare. Corti non era solo un alpino, era un reduce della seconda guerra mondiale. Di quella guerra che, per 60 anni, ha voluto dimenticare, fin quando un giorno ha riaperto il cassetto dei ricordi e ha deciso di scrivere nero su bianco la sofferenza della sua prigionia affinchè i ragazzi potessero conoscere quanto era successo.

E proprio con i giovani Corti aveva un rapporto straordinario. Veniva sempre invitato dagli Alpini quando andavano a trovare gli alunni delle scuole perchè la sua testimonianza era preziosa. “Era il nostro ultimo reduce – ricorda il presidente del gruppo albavillese Angelo Proserpio – Lo ringraziamo per quello che ci ha lasciato e che noi cercheremo di tramandare sempre in suo ricordo. E grazie al suo “Il diario del nonno” lo avremo sempre nel cuore”.

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Nato il 28 aprile del 1923, Giampietro, appena compiuti i 18 anni, fu chiamato alla visita medica per il servizio militare nel marzo del 1942. Diventato alpino fu destinato alla caserma di Merano e divenne caporale maggiore. Vi rimase fino a due giorni dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, quando i tedeschi lo fecero prigioniero. Chiuso in vagoni con lucchetti e catenacci fu portato oltre la frontiera e rischiò due volte la fucilazione.

Di quei mesi di prigionia Corti non aveva raccontato mai nulla fino alla pubblicazione del suo diario, intitolato appunto “Il diario del nonno”, nemmeno alla moglie nemmeno alla moglie Mariuccia, ai figli Rino e Umberto e ai nipoti Alessandro, Stefano, Giovanni e Alice.

Corti ha ricevuto la medaglia d’onore dal prefetto Sante Frantellizzi e la medaglia d’oro dal comune di Albavilla.

Si è spento martedì 15 aprile all’età di 90 anni. Il suo funerale si terrà giovedì 17 aprile alle 10.30 nella chiesa parrocchiale di San Vittore.