Erba

Casa di appuntamenti in centro Erba: 3 arresti. I clienti? Tutti italiani

Lorenzo Colombo 30 Giugno 2016

Cronaca, Erba

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ERBA – Praticavano il lavoro più antico del mondo in un appartamento del centro di Erba, affittato regolarmente e situato al primo piano del condominio di via XXV Aprile.

A scoprire il giro di prostituzione i Carabinieri di Erba che in questi giorni hanno fatto scattare le manette ai polsi di tre persone, due cinesi e un italiano: Feng Yingzhou, Yin Danyu e Pietro Tundis tutti accusati di sfruttamento della prostituzione.

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Il condominio di via XXV Aprile dove i tre avevano affittato l’appartamento trasformandolo in una casa di appuntamenti

I tre avevano creato una casa di appuntamenti in pieno centro sfruttando 10 ragazze, tutte cinesi di età compresa tra i 25 e i 35 anni, che costringevano ad offrire i loro “servizi” ad una clientela esclusivamente italiana. Un giro di affari redditizio che arrivava a fruttare anche 30mila euro al mese.

E’ quanto hanno scoperto dai militari dell’Arma durante l’anno e mezzo abbondante di indagini, cominciate nel dicembre del 2015 con pedinamenti, appostamenti e registrazioni che si sono concluse nei giorni scorsi con gli arresti su ordinanza della Procura di Como.

Dalla ricostruzione effettuata dai Carabinieri di Erba, la clientela veniva intercettata attraverso un portale internet di incontri. Attraverso un numero di telefono i clienti, che arrivavano ad essere anche una ventina al giorno, si mettevano in contatto con la 29enne Danyu, compagna di Tundis, incaricata di fare da tramite tra il cliente e le ragazze. Al 46enne Yingzhou invece il compito di reclutare la ragazze che venivano segregate in un’altro appartamento dove i tre aguzzini davano loro cibo e beni di prima necessità.

I tre malviventi non avevano stabilito un listino fisso, ma erano le ragazze stesse a variare i prezzi delle loro prestazioni a secondo se si trattava di un uomo facoltoso o meno.
Gli incassi erano affidati a Danyu Così come il compito di stabilire se le ragazze erano “all’altezza”.

Dalle indagini, è emerso che i tre avevano intenzione di ampliare la loro attività, aprendo una casa di appuntamenti anche a Colico, ad Arcore e persino in Calabria. Alla coppia Danyu e Tundis sono stati sequestrati 30mila euro e un conto corrente sul quale erano depositati ben 272mila euro, soldi che, stando alle dichiarazioni dei tre fornite ai Carabinieri, avrebbero usato per aprire un’attività nell’ambito della ristorazione.