Cantù. Furti e rapine: tre arresti da parte dei Carabinieri

Lorenzo Colombo 23 Agosto 2016

Cronaca

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CANTU’ – Si è conclusa con l’arresto di tre italiani la complessa e articolata attività investigativa coordinata dalla Procura di Como e compiuta dai Carabinieri del Norm di Cantù in collaborazione con i Carabinieri di Monza. A finire in manette P. C. D., classe 1991, nato e residente a Monza, celibe, disoccupato, tossicodipendente e pluripregiudicato; N. L., classe 1994, nato a Como e residente a Senna Comasco, celibe, operaio, tossicodipendente, disoccupato e I. V., classe 1990, nato e residente a Monza, celibe, operaio, pregiudicato, a loro carico l’accusa di aver compiuto furti e rapine.

In particolare, N.L. si è reso responsabile, il 18 ottobre del 2015, della rapina commessa a Cantù, in via S. Giuseppe, ai danni di una donna canturina di 54 anni alla quale le ha rapinato 265 euro, soldi appena prelevati dal bancomat della Cassa Rurale Artigiana di Cantù dopo averla minacciata con un coltello.

Tutti e tre i soggetti invece sono stati individuati quali responsabili del furto di un’auto, una Fiat Panda, avvenuto il 21 aprile scorso a Senna Comasco dopo aver forzato il garage di un privato.

Mentre P.C. D. e I. V. sono stati i responsabili di una tentata rapina avvenuta il giorno stesso del furto dell’auto, ai danni del distributore di carburante “Eni”, di via Niguarda a Como. I due hanno minacciato il titolare con una pistola ma al sopraggiungere di altri clienti, i due hanno desistito e si sono dati alla fuga.

Durante le perquisizioni i Carabinieri hanno trovato a casa di P. C. D., 10 grammi circa di marijuana, 2 bilancini di precisione e materiale idoneo al confezionamento di droga in dosi; N. L. è stato invece arrestato a Legnano sul posto di lavoro, mentre I. V. durante la perquisizione domiciliare i Carabinieri hanno trovato una pistola scacciacani senza tappino rosso simile a quella utilizzata nella tentata rapina al distributore.

Arma e sostanze stupefacenti sono state sottoposte a sequestro, mentre gli arrestati, al termine dell formalità di rito, P.C. D. è stato portati nel carcere di Monza così come I. V, mentre N. L. è stato portato nel carcere di Busto Arsizio tutti e tre a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.