Canzo

Bruciano i Corni di Canzo, Coldiretti: “Difendiamo pascoli e boschi”

Lorenzo Colombo 5 Gennaio 2017

Canzo, Cronaca

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CANZO – L’incendio che nella notte ha devastato ettari di bosco ai Corni di Canzo, alimentato anche dal forte vento di queste ore, ha circondato anche un intero alpeggio. Un impressionante fronte di fuoco che potrebbe ‘costare’ oltre 200 ettari di bosco, contro cui si è reso necessario l’intervento degli elicotteri e delle squadre dei Vigili del Fuoco dalle due province di Como e Lecco, oltrechè della Protezione Civile.

Proprio in quelle zone, secondo un’elaborazione di Coldiretti Como Lecco su grafici del servizio Meteosolutions, il vento proveniente da nord-nordovest sta soffiando ad una velocità media di 35,5 chilometri orari con punte che hanno superato anche i 45. La situazione migliorerà non prima di tarda sera. Coldiretti ricorda inoltre che oggi Como e Varese sono stati i capoluoghi maggiormente colpiti dal vento in Lombardia (25 nodi) seguiti da Lecco, Monza e Milano che hanno raggiunto i 23 nodi.

Non è stata una notte facile per Carmen Pedrazzoli e Rocco Mercuri, che gestiscono l’azienda agricola ‘La Fattoria’ oltre all’agriturismo (di proprietà di Regione Lombardia) in località Prim’Alpe: la loro azienda agricola è salva e, anzi, per un autentico miracolo non è stata toccata dalle fiamme.

Merito, in primis, del tempestivo intervento rapido delle squadre che subito si sono portate sul posto: : “Il lavoro di questi professionisti e dei volontari è stato straordinario – tiene a sottolineare Pedrazzoli – sia per mantenere l’accesso alla nostra azienda agricola – la strada per Canzo non si è mai interrotta – sia per contrastare le fiamme. Nessuno ci ha lasciato soli, anche il sindaco e la Comunità Montana sono stati qui con noi, pronti a fronteggiare ogni emergenza insieme alle  squadre antincendio. Un lavoro difficile, che ancor non si è concluso: dopo aver bruciato alle nostre spalle per un’intera notte, in mattinata il fronte delle fiamme si è portato nei boschi davanti a noi”.

Ore di lavoro e di apprensione, dunque, anche se la prontezza di tutti ha evitato guai peggiori: “Fortunatamente, siamo riusciti a tranquillizzare gli animali (l’azienda è ad indirizzo zootecnico con allevamento bovino e ovicaprino, ndr) e l’agriturismo è tuttora raggiungibile: il lavoro continua”.

Coldiretti Como Lecco, attraverso il presidente Fortunato Trezzi e il direttore Raffaello Betti, rinnova “il proprio grazie a tutte le persone che ancora in queste ore sono impegnate sul posto per domare l’incendio”.

Allo stesso tempo, chiede di “fare assoluta chiarezza sulle dinamiche di un rogo che poteva avere conseguenze ancora più gravi dell’irreparabile danno ambientale provocato: va ricordato, infatti, che si tratta di una zona importantissima per la biodiversità montana, che alterna pascoli a boschi di faggio, tiglio, larice, abete rosso, pino e acero montano, oltre a una varietà di specie botaniche di altrettanto rilievo. Gli incendi provocano danni incalcolabili dal punto di vista ambientale: in ogni caso, bisogna lavorare sulla prevenzione, soprattutto in quelle aree dove i boschi sono alla mercè dei piromani: occorre  creare le condizioni affinchè si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio che possono e debbono coinvolgere gli stessi imprenditori agricoli”.

Coldiretti infine invita a “riflettere sull’importanza di tutelare e proteggere la montagna, con i suoi pascoli e i suoi boschi: in particolare deve essere difeso l’ambiente dell’alpeggio, riconoscendo l’insostituibile azione di presidio e manutenzione svolta dalle imprese agricole, molte delle quali condotte da giovani imprenditori. Allo stesso modo, occorre un’attenta visione sulla necessità di gestire e valorizzare la filiera del bosco, che può essere un’opportunità importante quando parliamo di filiera del legno: basti pensare che, pure così ricca di boschi, oggi l’Italia è costretta ad importare l’80% del legno che utilizza”.