CANTU’ – Un bacio sulla guancia che è costato caro al marocchino di Cantù che dovrà ora rispondere di violenza sessuale aggravata e di possesso di arma atta ad offendere.
Questi i fatti. Una notte di inizio mese di novembre un marocchino di 34anni aveva chiesto aiuto sanitario alla guardia medica di Cantù. Ad aprire la porta al marocchino era stata un medico (donna), la quale da subito ha visto che l’uomo in realtà stava bene, ma era ubriaco.
La donna ha cercato di far uscire lo straniero dallo studio medico, ma egli ha tirato fuori da una tasca un coltello ed ha preteso che la donna non lo lasciasse andare via. Alle insistenze del medico nel farlo uscire, l’uomo, colto dai fumi dell’alcol, ha addirittura cercato un approccio sessuale col medico, sempre con la minaccia del coltello. Il medico, ovviamente, seppur spaventata, ha mantenuto il sangue freddo ed ha evitato violenze o contatti, riuscendo anche ad avvicinarsi al pulsante dell’allarme ed a farlo scattare.
Il marocchino, tuttavia, prima di fuggire per l’allarme acustico, è riuscito lo stesso ad avvicinarsi al medico ed a darle un bacio su una guancia, dandosi poi alla fuga. Non fosse stato altro per la minaccia del coltello, la dottoressa quasi non avrebbe neanche voluto sporgere la denuncia, ma i fatti in se’ erano troppo gravi e la donna si è decisa a sporgere denuncia, anche per evitare che tali eventi si fossero ripetuti magari con altre persone. Il medico, pertanto, a distanza di qualche ora si è recata dai Carabinieri della Radiomobile di Cantù, militari che per primi erano giunti dalla guardia medica quando era scattato l’allarme. In poco tempo i Carabinieri hanno individuato il molestatore della dottoressa, tanto da ottenere dal Tribunale di Como un’Ordinanza di Custodia in Carcere, notificata ieri sera al marocchino, trovato dai militari nella centralissima Piazza Garibaldi, a bere.