Como

Como, presentato il Registro per l’alternanza scuola lavoro

Caterina Franci 12 Dicembre 2016

Como

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COMO – Ha preso il via nei mesi scorsi il Registro Nazionale per l’Alternanza Scuola Lavoro, punto di incontro virtuale tra i ragazzi delle scuole superiori e le imprese disponibili ad offrire loro un periodo di apprendimento on the job.

Grazie al portale www.scuolalavoro.registroimprese.it – realizzato dal sistema delle Camere di Commercio italiane e gestito da Infocamere – entra così a regime uno degli aspetti più innovativi della riforma introdotta dalla Buona Scuola: l’inserimento organico di percorsi obbligatori di alternanza nelle scuole superiori ed il riconoscimento del valore dell’imparare lavorando.

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Ambrogio Taborelli, Presidente della Camera di Commercio di Como: “La tenuta del Registro nazionale per l’alternanza scuola lavoro è una delle nuove competenze che il decreto di riforma approvato lo scorso 25 novembre, attribuisce alle Camere di Commercio italiane. Orientamento e alternanza sono però temi già cari all’ente comasco che, da diversi anni ormai, cerca di favorire il dialogo tra scuola e mondo produttivo: dalle visite in azienda alla formazione tematica, dalla Giornata dell’Innovazione con il bando Ideaimpresa al progetto Impresa formativa simulata, dall’orientamento con Ti Racconto un Giorno agli incontri specifici presso le scuole a cura dei funzionari della Camera di Commercio di Como e della sua azienda speciale Sviluppo Impresa”.

I dati del sistema informativo Excelsior dimostrano che stage e tirocini nel loro complesso consentono alle imprese di testare il grado di preparazione dei giovani in vista anche di un eventuale inserimento lavorativo: su 100 giovani tirocinanti19 sono stati assunti dall’impresa nel 2015. Ai giovani, poi, aver acquisito una esperienza lavorativa serve sia per compiere scelte consapevoli per il proprio futuro, sia per arricchire il proprio curriculum: più di 7 su 10 assunzioni programmate dalle imprese quest’anno sono vincolate al poter vantare una qualche esperienza lavorativa.

Al registro possono iscriversi gratuitamente gli enti pubblici e privati, le associazioni e i professionisti
 disponibili ad ospitare nelle proprie strutture studenti delle scuole superiori per percorsi di alternanza scuola-lavoro. Per ciascuna impresa, ente o professionista, il Registro riporta il numero massimo degli studenti ospitabili, i periodi dell’anno in cui è possibile svolgere l’attività di alternanza e i percorsi di alternanza offerti.
Le imprese inoltre potranno segnalare la propria disponibilità ad ospitare gli studenti in apprendistato (di primo livello), destinato ai giovani dai 15 ai 25 anni che intendano acquisire una qualifica o un diploma professionale, un diploma di istruzione secondaria superiore o il certificato di specializzazione tecnica superiore.
Le imprese che si iscriveranno al portale saranno inserite anche in una sezione speciale del Registro delle imprese che sarà consultabile – nel rispetto della normativa sulla privacy – dai dirigenti scolastici al fine di ottenere informazioni dettagliate di ca

rattere giuridico-economico sulle imprese più interessanti per i propri studenti, in vista dell’attivazione di percorsi di alternanza scuola-lavoro.
Gli istituti scolastici – cui spetta per legge provvedere alla copertura assicurativa degli allievi in alternanza – potranno trovare tutte le informazioni necessarie per stipulare le apposite convenzioni con le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili ad ospitare i giovani.

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Lo scorso anno, il 9% delle imprese dell’industria e l’8,7% delle imprese dei servizi ha ospitato studenti in alternanza scuola lavoro. In valori assoluti, le imprese ospitanti sono state più di 128mila e i giovani in alternanza quasi 166mila.

Massima la propensione nelle imprese con oltre 500 dipendenti (31,3% nel 2015). Essa però si riduce progressivamente al calare della dimensione, fino al 7% in quelle fino a 9 dipendenti.
Il numero medio di studenti per impresa è di 1,3 unità. Il 69% degli studenti in alternanza è stato accolto nelle imprese dei servizi, il 31% in quelle industriali. In quest’ambito, il 21,2% dei ragazzi si è concentrato nei comparti tradizionali, poco più dell’1% nelle public utilities e l’8,9 nelle costruzioni. Nel terziario, il 25,7% degli studenti è stato ospitato nelle imprese del turismo, il 13,7% nel commercio, il 16,8 nei servizi alle persone e il 12,8% nei servizi alle imprese. Quasi il 63% delle imprese coinvolte ha offerto un tirocinio di un periodo di massimo tre settimane, che, nel 63,9% dei casi si è svolto nei canonici nove mesi dell’anno scolastico.