Canzo

Canzo, il Cai ricorda Oliviero Bellinzani, “L’Uomo con le Ali”

Caterina Franci 21 Novembre 2016

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CANZO – Partecipata la bella serata organizzata dal Cai di Canzo in ricordo di Oliviero Bellinzani, “L’Uomo con le Ali”, così chiamato perché scalava le montagne senza una gamba, persa nel 1977 a seguito di un terribile incidente stradale.

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La figlia Xania Bellinzanzi e l’autore Roberto Ciri

 

Da allora nacque la passione per la montagna, che lo ha accompagnato fino alla fine: oltre 1000 le cime scalate nella sua vita, tra cui il Dente del Gigante, la via Degli Svizzeri al Gran Capucin, il Cervino, il Monte Rosa.

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Nella sede della Comunità Montana del Triangolo Lariano a Canzo sono stati ospitati la figlia Xania e Roberto Ciri (autore del portale di montagna VieNormali e delle due guide di Idea Montagna, scritte proprio con Bellinzani, Prealpi Lombarde Occidentali e Centrali) che hanno raccontato le imprese dell’alpinista varesino, scomparso lo scorso anno proprio in un incidente in montagna.

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Tra ricordi e aneddoti la serata si è conclusa con la consegna degli aquilini del Cai a tre tesserati.

Durante la serata sono intervenuti Luigi Prandi, presidente del Cai di Canzo, e l’assessore Gerosa.

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