Erba

Zes: Erba lavora per agevolare le aziende al confine elvetico

Caterina Franci 1 Febbraio 2017

Attualità, Economia/Lavoro, Erba

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ERBA – Le Zone Economiche Speciali (Zes) mettono d’accordo il Consiglio Comunale erbese che lunedì sera ha votato all’unanimità la mozione volta all’individuazione di una Zes nei territori al confine con la Confederazione Elvetica.

La mozione è stata presentata dal capogruppo di maggioranza Anna Proserpio, il consigliere Elisabetta Aquaro (Noi di Erba) e Severino Rusconi (Il Buonsenso a Erba).

La proposta di legge volta a tutelare le imprese ‘sofferenti’ a causa della maggiore attrattività economica del Canton Ticino, era stata approvata da Regione Lombardia nel luglio del 2014: quindi l’indicazione, sempre dalla Regione, di estendere la discussione nei consigli comunali nella fascia di territori al confine con la Svizzera, per poi presentare in Parlamento una proposta definitiva.

Le Zes, sul modello dello sconto benzina, riguarderanno il 65% dei Comuni delle Province di Varese, Como e Sondrio – il 15% di tutti i Comuni lombardi – le cui aziende saranno beneficiate da agevolazioni fiscali sulle imposte dei redditi (esenzione/riduzione di Irpef e Ires), incentivi per i primi investimenti, esenzione Iva e imposte doganali sulle attività import-export oltre che una riduzione degli oneri sociali sulle retribuzioni. Con alcune clausole: le imprese beneficiarie dovranno rimanere all’interno delle Zone Economiche Speciali per almeno 5 anni, il personale assunto dovrà provenire al 90% dalla Lombardia e la somma delle agevolazioni non dovrà superare il 40% del fatturato.

Anna Prosperpio

Una proposta che i consiglieri comunali erbesi intendono sostenere con forza: “Per il bene delle nostre imprese – ha commentato Anna Proserpio, capogruppo Pdl – soffocate dalla Svizzera economica che attrae di continuo nuovi investimenti. Negli ultimi cinque anni sono stati ben 4.500 i trasferimenti di aziende italiane in Svizzera, possiamo contribuire a fermare questo ‘esodo’ e ad andare incontro agli imprenditori del territorio”.

L’istituzione delle Zes vede tutti d’accordo, lo step più impegnativo riguarda ora la localizzazione dell’area protetta e, non da meno, presentare la proposta nella maniera più completa e corretta possibile, per evitare che il Parlamento “la rispedisca indietro” come commentato dal consigliere Ghioni (Pd).

Per la leghista Erica Rivolta la battaglia è da giocare uniti, con i Parlamentari del territorio: “L’imput è stato dato con l’approvazione nel 2014, ora devono pensarci i nostri rappresentanti in Parlamento, quelli dell’alta Lombardia, i comaschi, i varesini e gli altri. Da parte mia e della Lega Nord c’è la precisa volontà di portare avanti una campagna insieme, invito tutte le parti politiche a fare lo stesso”.

Prima di essere votata all’unanimità la mozione sulle Zes è stata emendata: Erba chiede che la proposta di legge “sia arricchita da un’approfondita analisi dell’impatto economico per gli enti locali, regionali e statali e da uno studio di fattibilità”.

Sarà ora il sindaco Marcella Tili a inoltrare la richiesta all’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati per far sì che l’iter parlamentare delle Zes abbia inizio.