Bosisio Parini, Ponte Lambro

Zaira, una vita per La Nostra Famiglia: le si dedica una via

Lorenzo Colombo 2 Settembre 2014

Attualità, Bosisio Parini, Ponte Lambro

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zaira spreaficoBOSISIO PARINI – Comunità in festa per la decisione dell’Amministrazione comunale guidata da Giuseppe Borgonovo di titolare una via a Zaira Spreafico, in occasione del 10° anniversario della sua morte.

La donna, scomparsa a 84 anni a Ponte Lambro, in oltre mezzo secolo di attività la Sprefico ha fatto de «La Nostra Famiglia» un presidio di livello internazionale di medicina per divesamente abili. Fu una straordinaria paladina dell’ospedale amico del bambini e Zaira aveva conservato fino all’ ultimo il ruolo di presidente onorario de «La Nostra Famiglia».

L’Associazione stessa, per renderle omaggio, organizza infatti per il 13 settembre, a Lecco, il convegno “Zaira, Il coraggio dell’impossibile” proprio mentre il Comune di Bosisio Parini le dedica una via.

Di lei Don Luigi Serenthà diceva: “Una persona forte e autentica, dove si fondono insieme il dono di Dio e il genio femminile”.

L’incontro “Zaira, Il coraggio dell’impossibile” che si terrà il 13 settembre dalle ore 15 alle ore 18 presso l’Auditorium Casa dell’Economia-Camera di Commercio di Lecco, sarà un racconto a più voci sulla figura di Zaira Spreafico, carismatica presidente dell’Associazione La Nostra Famiglia, la prima donna in Italia a battersi per il diritto alla salute, e non solo all’assistenza, dei bambini colpiti dalle patologie più gravi e invalidanti.

Di lei hanno detto: “Che cosa c’è al fondo, al midollo dell’azione della signorina Zaira? A un certo momento della sua vita, di fronte ad una chiamata di amore ha detto sì. Durante una conferenza del professor Ezio Franceschini sentii dire questa splendida cosa: i voti sono dei fiori che non sono offerti una volta per sempre sull’altare di Dio, ma sono fiori ai quali occorre cambiare acqua ogni giorno. Signorina Zaira, i suoi fiori sono freschi e da quei fiori discendono migliaia di bambini e nascono un profumo e una parola per i loro genitori…” (Oscar Luigi Scalfaro).

“E sia benedetta tutta l’Opera della signorina Spreafico, della signorina Zaira, non è vero? Sia benedetta per tutto quello che ha fatto e fa di bene e con lei tutte le persone che l’aiutano, tutte le persone che la beneficiano, perché davvero questa è una pagina, un quadro di Vangelo vivente, di Vangelo vivente” (Paolo VI).

“Ecco i miracoli dell’amore che si nutre di fede! È l’amore attivo, ottimista, che sa trovare modi sempre nuovi per esprimere e restituire alla persona, soprattutto a quella più indifesa, il rispetto per la dignità grande che le è propria, perché plasmata a immagine e somiglianza di Dio (cfr Gen 1, 26). Mentre ringrazio la Signora Zaira, Presidente de “La Nostra Famiglia”, per le parole che mi ha rivolto, esprimo tutto il mio apprezzamento per questa Istituzione, in cui il precetto evangelico della carità è vissuto in forme tanto concrete”. (Giovanni Paolo II).

“La vocazione di Zaira è stata un grembo accogliente dell’intuizione di don Monza. Siccome era donna, il suo modo di ereditare era segnato dal genio femminile che ha il dono di generare, cioè di far crescere – insieme alle opere – il calore e la partecipazione delle persone, di dar loro forza e passione, di tessere la trama di una vicenda che ha fatto storia per molte giovani. E ha contagiato anche una schiera infinita di volontari, operatori, medici, genitori, famiglie. Tutto questo per i bambini e i ragazzi che erano l’inizio e la fine della sua dedizione piena d’entusiasmo” (+Franco Giulio Brambilla).

“Con le autorità politico-istituzionali era diretta, schietta; se necessario anche rude, mai untuosa. Queste, del resto, coglievano in lei quel senso dello Stato e delle Istituzioni che a Zaira Spreafico non è mai mancato e, pertanto, anche quando non gliele mandava a dire, si sentivano riconosciuti come interlocutori e dunque, a loro volta, come tale la riconoscevano.” (Domenico Galbiati).

Ogni voce è un frammento di verità, ma ogni frammento è parte di un mosaico.

Ricordare Zaira, ripensare alla sua storia, vuol dire anche rilanciare il carisma del Fondatore: come un sasso gettato nell’acqua, e subito il primo cerchio si allarga, assumendo dimensioni maggiori… “Il suo [quello di don Luigi] particolare carisma è stato un dono per la Chiesa, ma noi ne siamo le depositarie e tocca a noi non solo tenerlo vivo e alimentarlo, ma diffonderlo e comunicarlo” (Zaira Spreafico).

Intervengono all’incontro: Giuseppina Pignatelli, Responsabile Generale Istituto Secolare Piccole Apostole della Carità; Virginio Brivio, Sindaco di Lecco; Mons. Maurizio Rolla, Vicario Episcopale; Mons. Dante Lafranconi, Vescovo di Cremona, con la relazione magistrale “Nulla è impossibile per chi crede”; Domenico Galbiati, Presidente della Commissione per la ricerca, IRCCS Medea – La Nostra Famiglia con “Il carisma di una donna”; il Senatore Mario Mauro interviene sul tema “Lo slancio ideale nella mischia della vita” mentre il giornalista Paolo Garavaglia presenterà il libro “Zaira, il coraggio dell’impossibile”. Al termine lo spettacolo teatrale “La valigia”, a cura dei ragazzi del Centro di Formazione Professionale di Bosisio Parini.

Il Comune di Bosisio Parini si associa alle celebrazioni: il Sindaco Giuseppe Borgonovo, ottenuto il parere favorevole della Prefettura di Lecco, ha infatti annunciato l’imminente nascita di via Zaira Spreafico, che sarà una subalterna della via dedicata al beato don Luigi Monza.